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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'intervista / Roma

Perché prendere un taxi è ormai una "missione impossibile"

A Roma, ma non solo, si moltiplicano le segnalazioni di cittadini esasperati. Ne abbiamo parlato con Loreno Bittarelli, presidente della Cooperativa Radiotaxi 3570: "Problema strutturale, non c'entrano solo le licenze"

Una capitale bloccata. È lo scenario fotografato da molti utenti sui social che denunciano attese spasmodiche per accedere a un taxi in molte aree di Roma. Una breve ricognizione fatta dall'agenzia di comunicazione Agi ha sottolineato come per un taxi di fronte a Largo di Torre Argentina, nel pieno centro della Capitale, bisognava aspettare oggi 13 luglio fino a 30 minuti fin dalla prima mattina. Alle 9:50 a Piazza dei Cinquecento, davanti la stazione Termini, i taxi erano due per almeno 100 persone in fila. Dopo pochi minuti il numero delle persone che li attendevano era quasi raddoppiato. 

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I disagi del resto sono diffusi in molte aree della Capitale, ma non solo, e fotografano una situazione sempre più rovente. In una Roma in "sold out" per il turismo torna così il tema della scarsità di licenze. 

Si vuole solo puntare il dito sulle licenze ma il problema è più complesso" obietta Loreno Bittarelli, presidente della Cooperativa Radiotaxi 3570, una delle principali tra i tassisti capitolini. "Partendo dal presupposto che oggi c’è anche uno sciopero dei mezzi (anche se non del trasporto pubblico locale ndr) è un fenomeno composito: la prima componente è decretata dalla crisi del servizio pubblico romano. Ci sono metro ferme o che passano a singhiozzo, linee tram interrotte, bus che non passano: i taxi non possono sopperire alle carenze del sistema pubblico locale - osserva Bittarelli-  A questo si aggiunge il fatto che la viabilità non è adeguata per fare circolare in maniera efficiente il servizio taxi, abbiamo cantieri che aprono ogni giorno e non si sa quando chiudono, parcheggi mancanti: il problema è strutturale, ma si vuole solo puntare il dito sulle licenze. Noi siamo pronti a confrontarci, ma in un quadro sistemico, perché il problema è più complesso". 

Taxi introvabili a Roma, la strategia del Comune passa per la "seconda guida"  

DI certo qualcosa si è mosso, ma la possibilità di poter far lavorare due guidatori sulla stessa auto - la cosiddetta 'seconda guida' approvata dal Comune a fine maggio - non sembra ancora decollare. Tradotto: il problema resta mentre i turisti aumentano a dismisura. "Ben vengano le doppie guide, non avrà successo ma intanto è un’iniziativa che ci fa rendere conto che qualcosa si muove. Il Comune potrebbe intanto ristabilire subito 150 licenze che sono state ritirate per varie motivazioni, per esempio per la mancanza di eredi. Non sono tantissime, ma è già qualcosa" osserva Bittarelli. 

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Il punto è che la città avrebbe bisogno di almeno 5mila nuovi taxi, ovvero di un aumento del 65.5%. Lo afferma uno studio del 2019 dei servizi per la mobilita di Roma, l’agenzia del comune che si occupa di pianificazione e monitoraggio del trasporto pubblico. E la situazione è diventata ancora più urgente da quando i turisti sono tornati ad aumentare in città dopo l'intervallo del periodo Covid. Ma sicuramente c'è anche un problema di tariffe che il sindaco Roberto Gualtieri ha dichiarato essere "molto basse nel caso delle minime". Il Comune avrebbe istituito una commissione ad hoc per rivederle anche se Bittarelli nega che al momento ci siano stati passi avanti concreti: "Attualmente non c’è nessuna trattativa con il Comune che si era impegnato a giugno ad aprire un tavolo, vedremo cosa elaborerà questa commissione. Le tariffe a Roma e in altre città sono ferme da più di 10 anni, intanto i costi di gestione sono aumentati e c’è l’inflazione, andrebbero sicuramente aggiornate ai tempi. Io ad esempio ho proposto di adeguare le tariffe romane a quelle milanesi. Del resto l’attività del tassista non costa molto meno a Roma che a Milano: se c’è un modello che funziona perché non replicarlo?".

Ma per l'aumento delle licenze, inevitabile secondo l'amministrazione capitolina, si dovrà invece aspettare per forza almeno un anno. Entro il Giubileo del 2025 secondo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Roma dovrà avere necessariamente più taxi. Ma per Bittarelli i punti sono strutturali: "Se vogliamo aumentare l’uso del mezzo pubblico su quello privato, aumentiamo pure  le licenze, ma le auto devono però poter circolare. Da Piazza Venezia alla Stazione Termini ci vogliono 40 minuti: in questo contesto il problema è irrisolvibile anche con 100mila licenze in più". 

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