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Lunedì, 29 Aprile 2024
Nuovo codice della strada

Patente addio: cosa cambia davvero con il nuovo test della saliva ai controlli stradali

Via la patente anche con test rapido positivo. In pratica, pure chi si mette alla guida a distanza di giorni dall'assunzione di droghe potrebbe essere condannato: tutte le novità

Scattano regole e sanzioni più severe per chi guida mentre usa il cellulare o sotto l'effetto di droghe, con revoca immediata della patente. Nuove norme sui monopattini, novità anche per ztl, autovelox e segnaletica. E' stato approvato ieri in Consiglio dei ministri il disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del codice della strada. ''Sono contento perché il consiglio dei ministri ha dato via libera a un provvedimento che potrà essere arricchito ed emendato in parlamento. Obiettivo che sia norma entro l'autunno", dice il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Qui la sintesi delle principali novità.

Nuovo codice della strada: cosa cambia nei test droga

Con il nuovo codice della strada, a conti fatti, sarà più semplice vedersi sospesa la patente, e ritirata nel caso si sia recidivi a guidare sotto effetto di alcol o droghe. Per chi è al telefonino al volante c'è la multa di 165 euro. Sul fronte stupefacenti (di qualsiasi tipologia), non bisognerà nemmeno più provare l'alterazione vera e propria, basterà risultare positivi al test salivare al momento del fermo per far scattare la sospensione della patente e la successiva revoca con il divieto di conseguirla per tre anni. Non conta insomma più lo stato di alterazione psico-fisica ma la semplice positività al tampone salivare.

Sembra un dettaglio da azzeccagarbugli, ma non lo è. Diciamolo in un altro modo: anche chi si mette alla guida a distanza di giorni dall’assunzione di droghe potrebbe essere condannato. Infatti in base al ddl esaminato ieri dal governo (passibile di modifiche), verrebbe rimossa la garanzia che finora ha reso poco frequenti i controlli: per essere condannati in futuro, se le cose resteranno così, basterebbe risultare positivi a un test (cosa possibile anche a distanza di giorni dall’assunzione della sostanza) mentre, oggi come oggi, occorre dimostrare anche che il conducente è sotto effetto (che può invece cessare nel giro di ore). Non sarebbe dunque necessario provare l'alterazione, basterebbe risultare positivi al test rapido su strada per incorrere nella sospensione e successiva revoca della patente con divieto di conseguirla per tre anni. Per restare a piedi basterebbe anche l’esito di un test rapido preliminare, in attesa che venga confermato. Infine, gli under 21 che guidano sotto effetto di sostanze e senza patente potrebbero conseguirla solo dai 24 anni.

Stretta anche sull'alcol: cos'è l'alcolock

Per chi verrà colto a guidare con tasso alcolemico superiore a 0,8 (il massimo consentito è 0,5, i limiti non cambiano da questo punto di vista), alle sanzioni attuali si aggiungerebbero l'obbligo di rispettare l'alcol zero (previsto dal 2010 solo per neopatentati e autisti professionali) e di installare (per almeno 24 mesi) l'alcolock, il dispositivo che blocca l'avviamento del motore a seguito del riscontro di un tasso alcolemico da parte del guidatore superiore a zero. Neanche una goccia d'alcol, dunque. Con decreto del ministro dei trasporti, da adottarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del Ddl, sono fissate le caratteristiche del dispositivo di blocco.

''Da ministro e da genitore mi piace sottolineare l'assoluto giro di vite, con tolleranza zero, per chi guida in stato di ubriachezza o sotto effetto di droghe. Chiunque utilizzi droghe e viene trovato positivo, ha la revoca della patente fino a tre anni. Quindi il messaggio molto chiaro è: se ti stronchi di canne o ti impasticchi, o sniffi a tempo perso e ti metti al volante io ti ritiro la patente e fino a 3 anni non la rivedi più'', ha commentato il ministro Salvini. Nel nostro paese quasi 1500 persone ogni anno, in media, muoiono per le conseguenze degli incidenti stradali. Una strage quotidiana.

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