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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il nuovo Dpcm e l'allarme sui mezzi pubblici strapieni "veicolo di contagio"

Il Codacons chiede che la capienza massima venga subito ridotta al 50%. Una possibile stretta sui trasporti è attesa nel nuovo Dpcm

Il nuovo Dpcm potrebbe arrivare già stasera, con nuove misure e regole per contenere i contagi da nuovo coronavirus. Oggi pomeriggio alle ore 15 è prevista una riunione del Comitato tecnico scientifico per discutere le potenziali misure che dovrebbero essere poi adottate nel decreto. Nel nuovo provvedimento è attesa anche una possibile stretta sui trasporti. Il governo, su questo punto molto discusso negli ultimi giorni, potrebbe decidere da un lato di allentare le disposizioni sulla capienza dei treni ad alta velocità (andando oltre il limite di 50% attualmente in vigore) e dall’altro potrebbe potenziare i controlli per far rispettare i limiti di capienza (all’80%) su bus, metropolitane e treni regionali, per poter mantenere la distanza tra i passeggeri.

Nonostante il governo vieti l’assembramento, all’interno dei mezzi pubblici cittadini spesso non viene rispettata la distanza di sicurezza interpersonale. Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha lanciato un allarme sulla situazione dei trasporti pubblici nelle città italiane, "veicolo di contagio" secondo il presidente dell'associazione. ''Le immagini circolate negli ultimi giorni attestano come nelle città italiane, a Roma come a Napoli e Milano, i mezzi pubblici viaggiano spesso strapieni oltre la capienza massima consentita dalla legge, mettendo seriamente a rischio non solo la salute dei passeggeri ma anche quella dell'intera collettività''. È quanto afferma il Codacons, che chiede un intervento del Governo per garantire sicurezza e salute pubblica sul fronte dei trasporti.

Coronavirus e mezzi pubblici: "Ridurre la capienza massima al 50%"

''Dinanzi all'incapacità di Regioni, Comuni e società dei trasporti di evitare assembramenti di passeggeri su bus, metro e tram, non c'è altra via che limitare la capienza massima sui mezzi pubblici, che deve essere subito ridotta al 50% - afferma il presidente Carlo Rienzi -. Il preoccupante aumento dei contagi registrato nel nostro paese non può essere combattuto solo nei luoghi della movida, ma occorre partire dai servizi di cui usufruiscono ogni giorno milioni di italiani'. Per questo chiediamo di portare la capienza massima dei mezzi pubblici al 50%, aumentando il numero di bus, metro e tram in circolazione e diversificando gli orari di apertura di uffici e scuole, in modo da evitare sovraffollamenti negli orari di punta - prosegue Rienzi -. E se i Comuni non saranno in grado di svolgere controlli presso le stazioni della metro e sui bus per vigilare sul rispetto delle norme, sarà inevitabile una denuncia in Procura nei loro confronti - come quella già presentata a Milano - per il reato di concorso in epidemia'', conclude il presidente Codacons.

Cosa succede ai trasporti pubblici nel Dpcm 

Nei giorni scorsi Francesco Vaia, direttore dell'Istituto Spallanzani, si è detto molto preoccupato per i trasporti metropolitani. "Nelle scuole possiamo fare tanto e stiamo facendo tanto, ma quello che ci preoccupa - ha rilevato Vaia - sono i trasporti. Abbiamo fatto tantissimo nei porti e negli aeroporti e siamo diventati un riferimento europeo e internazionale, ma i trasporti metropolitani sono un elemento di grande preoccupazione. Bisogna raddoppiare i trasporti a Roma e in tutte le città italiane".

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