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Domenica, 28 Aprile 2024
Senza regole

Zangrillo: "Da sei mesi niente mascherina, neanche in ospedale. Mi guardano male"

In teoria a fine dicembre è stato prorogato al 30 aprile 2023, con un'ordinanza ad hoc, l'obbligo di indossare mascherine FFP2 nel comparto sanitario

"Da sei mesi non indosso la mascherina, neppure in ospedale. Qualcuno mi guarda male, non mi importa. Nel complesso oggi la mascherina è inutile come tante cose probabilmente inutili, ad esempio l'eccesso di tamponi, fatte in questi anni di delirio". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera Alberto Zangrillo direttore della Anestesia-rianimazione dell'ospedale San Raffaele di Milano, già coordinatore della seconda sezione del Consiglio superiore di Sanità. Quanto all'inchiesta della procura di Bergamo sulla gestione delle fasi iniziali della pandemia, "si poteva fare meglio. Se non è stato fatto però nessuno ha colpe".

"Farei esattamente tutto da capo. Quando affermai nel maggio del 2021 che la malattia era clinicamente inesistente dicevo il vero. In quella fase lo era. Di solito i medici si riferiscono a ciò che osservano sul campo. Io sul campo osservavo che la malattia non era grave come nei mesi precedenti. Quando c'erano motivi di allarme sono stato però fra i primi a prendere iniziative" aggiunge.

Dove sono ancora obbligatorie le mascherine

In teoria a fine dicembre è stato prorogato al 30 aprile 2023, con un'ordinanza ministeriale ad hoc, l'obbligo di indossare mascherine FFP2 nel comparto sanitario e socio-sanitario. Vale per lavoratori, utenti e visitatori. L'obbligo di indossare le mascherine  riguarda:

  • strutture sanitarie
  • socio-sanitarie
  • socio-assistenziali
  • ambulatori
  • studi medici
  • strutture di ospitalità e lungodegenza
  • residenze sanitarie assistenziali
  • hospice
  • strutture riabilitative
  • strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.

Non hanno l'obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone
che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo. I responsabili delle strutture sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni.

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