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Venerdì, 26 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

In Italia quasi 3,3 milioni di lavoratori sottopagati, evasi 108,9 miliardi di tasse e contributi

I dipendenti di Di Maio padre che sarebbero stati pagati in nero sono solo la punta di un iceberg, secondo quanto hanno segnalato il presidente dell'Alleanza delle cooperative italiane, Maurizio Gardini, insieme ai copresidenti Mauro Lusetti e Brenno Begani in occasione della prima edizione della Biennale della cooperazione a Bologna.

In Italia 3,263 milioni di lavoratori sono sottopagati e percepiscono una remunerazione di almeno il 50% inferiore al valore della propria opera (8 euro anziché 16). Nel settore delle cooperative, i lavoratori sottopagati ammontano a un centinaio di migliaia.

Il mancato introito, fiscale e contributivo, ammonta a 108,9 miliardi, pari al 5% dell’ammontare del debito pubblico del Paese, secondo quanto stima l’Alleanza delle cooperative italiane.

Il lavoro sottopagato comporta un mancato gettito Irpef di 37,6 miliardi, che non vengono versati da imprese e lavoratori. E comporta ancora un’evasione dell’Iva per 35,3 miliardi e dell’Irap per 7,6 miliardi. Sulla base di dati di Istat, Ministero di Economia e Finanze e Censis, l’Alleanza delle cooperative italiane stima inoltre che il lavoro sottopagato comporti mancati versamenti contributivi pari a 2,6 miliardi per il lavoratore dipendente e a 8,5 per il datore di lavoro.

L’occupazione irregolare è aumentata del 6,3% nel periodo 2012-2015, mentre l’occupazione regolare si è ridotta del 2,1%.
La Calabria vanta la più alta percentuale di lavoro sommerso (9,9%), seguita da Campania (8,8%), Sicilia (8,1) e Puglia (7,6%).

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