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Venerdì, 26 Aprile 2024
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A cura di Massimiliano Dona

#NonDisturbarmi: la campagna per dire basta alle chiamate moleste del teleselling

Sarà capitato anche a voi di sentire squillare il telefono appena entrati sotto la doccia? Si raggiunge faticosamente l’apparecchio ed ecco l’amara sorpresa: è l’odioso addetto di un call-center che (magari chiamandoci con il nome di battesimo) prova a venderci insolentemente qualcosa!

E lo stesso accade appena abbiamo scolato la pasta o quando ci siamo accomodati finalmente sul divano dopo una estenuante giornata di lavoro: e già, perché come recita la nostra campagna, chiamano sempre nel momento sbagliato! E c’è un motivo: sono certi di trovarci in casa all’ora di pranzo o all’ora di cena!

Telefonate inutili, spesso insistenti, talvolta con operatori aggressivi che ci disturbano magari per indurci a cambiare operatore di telefonia o di energia, presentandoci contratti convenientissimi, ma soltanto sulla carta!

E la privacy? Purtroppo attualmente non ci sono delle regole efficaci che mettano un freno all’aggressività di alcuni operatori e d’altra parte, il Registro Pubblico delle Opposizioni che doveva servire per esprime il diritto di opposizione alle chiamate di telemarketing si è rivelato un fallimento. Il problema è che se abbiamo già espresso il nostro consenso al trattamento dei dati magari in altre occasioni (come ad esempio per sottoscrivere una carta fedeltà o qualsiasi contratto) il telefono continuerà a squillare!

Per questo, con l’Unione Nazionale Consumatori abbiamo lanciato una raccolta firme (#nondisturbarmi) per chiedere l’introduzione di un meccanismo di responsabilità solidale tra l’azienda che attiva la campagna e il call-center che fa le telefonate (per evitare rimpalli di responsabilità e di dover perseguire piccoli call center magari con sede all’estero). Ma non è tutto: serve anche un serio potenziamento del Registro pubblico delle opposizioni, così da ampliarne le prerogative prevedendo la possibilità di iscrivere i numeri di cellulare e che, soprattutto, una volta iscritto il proprio numero, si possano così “cancellare” tutti i precedenti consensi (in modo tale da consentire al cittadino di riprendere il pieno controllo dei propri dati).

Allo stato attuale, per difendersi è utile ricordare che è nostro diritto sapere dove è stato reperito il nostro numero e che il nostro consenso può essere revocato inviando una raccomanda A/R con la richiesta di cancellazione. Ma l’arma migliore, comunque, rimane la prevenzione: firmare solo il consenso obbligatorio, quello cioè necessario per fruire di un servizio, evitando accuratamente di mettere altre firme (o flaggare caselle) per fini commerciali o per la cessione di dati a terzi che non devono essere obbligatori.

Se vuoi, intanto, unisciti a noi: firma la petizione #nondisturbarmi per dire basta al teleselling selvaggio!

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