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Sabato, 27 Aprile 2024
Città Milano

L'uomo trovato morto in una cantina è Antonio Alfò, l'artista che dava tutto in beneficenza

La scoperta del corpo senza vita era stata fatta ieri da un idraulico, sceso nel locale cantine di un palazzo in via Ripamonti a Milano. Disposta l'autopsia

In un primo momento si era pensato che l'uomo trovato morto in una cantina di Milano fosse un senzatetto che lì aveva trovato rifugio. Invece l'uomo trovato cadavere in via Ripamonti è Antonio Alfò, noto eco artista.

La scoperta del corpo senza vita era stata fatta ieri da un idraulico, sceso nel locale per conto della proprietaria per effettuare dei lavori di manutenzione. Sul posto erano accorsi i carabinieri del Nucleo Radiomobile. La sua è una carriera molto speciale. Dal 1985 è uscito dal mercato dell'arte fine a se stesso ed ha messo le sue opere - tutte realizzate con elementi di riciclo - in vendita con lo scopo di donare tutto a organizzazioni di beneficenza. 

Morto Antonio Alfò, artista e benefattore

In pratica dava tutto in beneficenza e teneva per sé solo "le spese vive sostenute e documentate". Lo stretto necessario, che gli serviva per vivere e soprattutto per "comprare i materiali di realizzazione delle opere e continuare a essere artisticamente indipendente".

"L'artista Antonio Alfo - si legge sul sito sito antonioalfo.eu - diede la sua prima mostra personale al Circolo del Giardino di Siracusa nel 1974 ed entrò nel circuito artistico ufficiale nel 1978 con una mostra personale alla Galleria Sever, nel quartiere degli artisti Brera di Milano, Italia. Nel 1985 Antonio Alfo uscì dal circuito commerciale ufficiale per riservare tutta la sua produzione al finanziamento dei progetti delle associazioni onlus contro la povertà, per l'istruzione e per la difesa dei diritti umani e civili più accreditate a livello globale".

"Si hanno fondati motivi per ritenere l'artista Antonio Alfo sia l'unico ad aver adottato queste modalità di destinazione delle sue opere. Tutta la produzione artistica destinata ad alleviare la fame nel mondo, alla promozione dei diritti umani inalienabili, l'educazione, la sanità, la pace. Si sollecitano tutti gli artisti a seguirne l'esempio. Gli artisti interessati a mettere a disposizione dei deboli e dei bisognosi le loro opere potranno contare incondizionatamente sul suo aiuto e sui suoi consigli".

Sarà l'autopsia ad accertare le cause del decesso.  Antonio Alfò era affetto da alcune patologie cardiache.

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