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Lunedì, 29 Aprile 2024
Città Torino

La baby gang che detta legge con violenze sessuali, rapine e pestaggi

Quattro giovani bloccati dai carabinieri nel Torinese. Sono accusati di una sfilza di reati commessi da settembre 2023 a febbraio 2024

Un caso di violenza sessuale su una 16enne. Poi una serie infinita di reati tra rapine di ragazzini in strada anche per pochi spiccioli, furti in casa, aggressioni a personale delle aziende di trasporto pubblico, solitamente dopo che venivano trovati senza biglietto a bordo dei mezzi, e detenzione di droga. Cosi agiva una baby gang nel Torinese. Adesso 4 ragazzini sono nei guai. I fatti contestati, che vanno da settembre 2023 a febbraio 2024, ricordano in tutto e per tutto il film "Arancia meccanica" di Stanley Kubrick.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Cuorgnè, paese in cui è avvenuta la maggior parte degli episodi (anche se non mancano quelli dei comuni del circondario), la baby gang era composta da quattro nordafricani tutti residenti in paese: due 17enni, ritenuti i più spietati, per cui a fine marzo 2023 è stato disposto l'arresto e il trasferimento nel carcere minorile di Torino, e due 21enni, per cui invece è stato disposto l'obbligo di dimora nel comune di residenza con divieto di uscita notturna. Agli indagati sono contestati, a diverso titolo, i reati di rapina aggravata, lesioni personali in concorso, calunnia aggravata e violenza sessuale.

Una sedicenne minacciata e violentata

Uno dei minorenni componenti del gruppo è gravemente indiziato del reato di violenza sessuale, riconducibile a una serata fine novembre scorso a Rivarolo Canavese. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il giovane, armato di coltello, dopo aver rapinato un coetaneo del suo telefono cellulare, avrebbe rivolto le sue attenzioni verso una ragazza di 16 anni. Al suo rifiuto di seguirlo, l'avrebbe trascinata in un luogo appartato sotto la minaccia del coltello e lì l'avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale dopo avere tentato di stuprarla, senza riuscirci. La giovane aveva inizialmente avvertito le amiche col cellulare delle intenzioni del balordo, ma poi non aveva sporto denuncia.

Un brutale pestaggio in strada

Uno degli episodi più gravi contestati alla banda risale a metà ottobre scorso in piazza Martiri a Cuorgnè. I quattro sono accusati di avere rapinato un ragazzino di 16 anni per strada in maniera particolarmente efferata, pestandolo brutalmente per impossessarsi di una macchinetta per tatuaggi, di un telefono cellulare e di 15 euro. La scena era stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza locale, che hanno consentito ai militari dell'Arma di arrivare a loro. In questo caso avrebbero agito tutti e quattro.

Coltello alla gola di un ragazzo

La stessa sera dell'episodio di violenza sessuale un altro episodio è avvenuto in via Gallo Pecca a Rivarolo Canavese. Un ragazzo è stato rapinato da un coetaneo che gli ha puntato il coltello alla gola per portargli via il telefono cellulare. In quel caso uno dei due 17enni ha agito da solo, avvicinando un gruppetto di ragazzi e minacciando uno di loro, che aveva fatto l'errore di fidarsi di lui e di avvicinarsi. I carabinieri erano intervenuti e lo avevano arrestato in flagranza di reato.

Pestaggio selvaggio dopo la rapina in casa

A metà settembre 2024 a Cuorgnè, i due 17enni e un 21enne sono stati protagonisti di un'altra azione efferata: hanno riempito di botte un 36enne nel suo appartamento. Gli avevano rubato il telefono cellulare e denaro per 100 euro. Allo scopo di guadagnarsi la fuga lo hanno preso a calci e pugni. Successivamente sono stati identificati a novembre, dopo il riconoscimento fotografico da parte della vittima.

La rapina al supermercato

All'inizio dello scorso novembre uno dei due 17enni è stato protagonista anche di un caso di rapina al supermercato Pam di corso Indipendenza a Rivarolo Canavese. Dopo essersi impossessato di prodotti alimentari, il giovane ha imboccato l'uscita senza acquisti. Dopo avere incrociato l'addetto antitaccheggio lo ha spintonato facendolo cadere. È stato bloccato e denunciato poco dopo.

Le aggressioni al personale sui bus

Il 21 febbraio 2023 a Salto di Cuorgnè uno dei due 17enni è stato protagonista dell'aggressione a un autista della ditta Vi-Mu, che svolge il servizio per conto di Gtt su alcune linee. Un anno dopo, il 20 febbraio 2024, lo stesso ragazzo si è ripetuto: sorpreso senza biglietto, ha messo le mani addosso al conducente della linae Gtt Pont Canavese-Rivarolo Canavese.

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