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Lunedì, 29 Aprile 2024
Città Ancona

Lasciano morire il cane divorato dai parassiti: madre e figlia condannate a 30mila euro di multa

Era pieno di pulci e infezioni: il veterinario ha allertato i carabinieri. Sequestrata alla famiglia un'altra dozzina di cani e gatti

Aveva trovato il cane morto davanti casa e, per scrupolo, aveva chiesto al veterinario di fargli una autopsia perché pensava che potesse essere stato il vicino con il quale non correva buon sangue. Ma il referto del veterinario era stato di tutt'altro parere. Quel cane era morto per i troppi parassiti che aveva. L'animale era infatti pieno di pulci che avevano generato infezioni gravi fino a farlo spirare.

Da lì si era innescata una denuncia ai carabinieri da parte del professionista e quindi una ispezione da parte della Asl nell'abitazione di una madre e di una figlia che vivono in casolare di campagna a Sassoferrato nell'Anconetano.

La famiglia infatti risultava proprietaria di altri cani, una decina almeno, e alcuni gatti. Gli animali non vivevano dentro le mura domestiche ma erano lasciati nell'area esterna, a contatto anche con la stalla e con un ambiente poco pulito. Gli ispettori avevano trovato anche gli altri animali infestati di parassiti e in cattive condizioni di salute.

I cani sono così stati sequestrati alle due donne, la madre di 76 anni e la figlia di 44 anni. Per loro una denuncia per maltrattamento e uccisione di animali. Oggi a più di anno dai fatti per madre e figlia, difese dall'avvocato Mauro Diamantini, è arrivato un decreto penale di condanna e il giudice Carlo Masini ha condannato la prima 25mila euro di ammenda e la la seconda a 5mila euro. Alla madre sono stati contestati entrambi i reati. Alla figlia solo l'uccisione di animale essendo, la bestiola morta, registrata all'anagrafe felina come di sua proprietà e quindi ne aveva la responsabilità.

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