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Domenica, 28 Aprile 2024
Città Salerno

Fece a pezzi la madre e la mangiò: rinchiuso per 30 anni il cannibale di Salerno

La decisione è stata presa dal gip del tribunale di Salerno, Elisabetta Boccassini. La vicenda di Renzi suscitò notevole scalpore nel 2014 quando l'uomo fu trovato in casa dalle forze dell'ordine in quello che era uno scenario degno di un film dell'orrore

SALERNO - Lino Renzi, il cannibale di Salerno che due anni fa uccise la madre di 73 anni, resterà rinchiuso per trent'anni. L'uomo è stato ufficialmente dichiarato incapace di intendere e volere e soprattutto pericoloso.

A prendere la decisione è stato il gip del tribunale di Salerno Elisabetta Boccassini. Ora Renzi si trova rinchiuso nel Rems, la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza di Vairano Patenora, in provincia di Caserta. Il provvedimento scadrà quando avrà 78 anni.

Era l'estate del 2014. La polizia che fece irruzione nell’appartamento a Torrione in via Martuscielli trovò Lino Renzi nudo a letto e chiuso nel suo silenzio, mentre la madre giaceva morta in bagno. Agghiacciante la scena dinanzi alla quale si ritrovarono le forze di polizia: le viscere della madre di Renzi cuocevano a fuoco lento su una griglia in cucina. Madre e figlio avevano litigato perché l’anziana insisteva affinché il figlio accettasse di farsi curare e, al culmine del litigio, Renzi si era accanito contro la donna, uccidendola a bastonate in testa e lasciandola agonizzante nel bagno, prima di infierire sui suoi poveri resti.

"Volevo distruggerla e poi ricostruirla", disse giustificando il suo tentativo di ricucire il piede della madre, tirandolo fuori dal congelatore dove lo aveva riposto. Lino Renzi ha un nuovo curatore speciale, che si occuperà della gestione di tutti i suoi beni.


 

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