C'è crisi, i fuochi d'artificio in parrocchia diventano virtuali

TREVISO - Sono suggestivi e spettacolari, fanno sognare grandi e piccini, ma costano e, di questi tempi, si taglia sulle spese dove meglio si può. Ecco allora che i fuochi d'artificio diventano "virtuali", perché anche una parrocchia ha la sua piccola "spending review".

Succede nella chiesa di Roncade, cittadina trevigiana, dove i soldi risparmiati per lo spettacolo pirotecnico a conclusione della sagra parrocchiale - circa 4 mila euro - sono stati dirottati alla scuola materna.

FUOCHI E COLORI IN CHIESA E SOLDI RISPARMIATI - Don Valeriano Mason ha proposto ieri sera, alla conclusione della tradizionale rassegna di manifestazioni di inizio settembre e in alternativa allo spettacolo pirotecnico, una proiezione di luci e immagini sulla facciata della chiesa settecentesca. Fuochi e colori "virtuali", accompagnati da un'opportuna colonna sonora, che hanno consentito alla parrocchia di risparmiare e di rimpinguare le casse della scuola materna con circa 4 mila euro, comprendendo il compenso dei tecnici curatori dello spettacolo devoluto anch'esso all'asilo infantile.

MEGLIO I FUOCHI O LA BENEFICENZA? - "Ho rotto una tradizione - ha ammesso il parroco - ma dati i costi e le esigenze di ordine superiore è una scelta che a mio giudizio va ripetuta, non è più il tempo di buttare in fumo tutti quei soldi". Già lo scorso anno, per consentire anche ai figli di famiglie in difficoltà di frequentare la scuola dell'infanzia, il parroco aveva invitato la popolazione ad "adottare" un bambino iscritto, cioè di pagare per conto dei suoi genitori almeno alcune delle rette mensili. E voi, rinuncereste ai fuochi d'artificio del vostro paese per fare beneficenza? (da TrevisoToday)