Roma, incendio all'Auditorium Albergotti: le fiamme cancellano 4 milioni di investimenti
L'intervento dei vigili del fuoco a via Pineta Sacchetti. Il cantiere partì nel 2003 ed è costato ai romani circa 4 milioni di euro. A novembre era stato completata la copertura e l'impianto antincendio
ROMA - Una vasta colonna di fumo visibile da diversi chilometri di distanza. A prendere a fuoco intorno alle alle 10:30 il tetto dell'Auditorium Albergotti tra via della Pineta Sacchetti e circonvallazione Clodia, in zona Boccea. Sul posto tre squadre dei vigili del fuoco, con l'ausilio di due autobotti ed una autoscala, sul posto anche gli agenti di polizia. Ad andare distrutta la volta di legno della struttura sormontata da una cupola rivestita di lastre di rame.
Una delle tante "incompiute" della Capitale. Un mini distretto della cultura rimasto sulla carta da oltre 13 anni e che ha assorbito oltre quattro milioni di euro da quando il municipio, allora presieduto da Vincenzo Fratta ex Alleanza Nazionale, vinse un bando provinciale per la costruzione di opere pubbliche sul territorio. Noto più per le condizioni di degrado e insicurezza dell'Auditorium-cantiere, a volte fermo mesi, e per un triste fatto di cronaca servito a consolidare la pessima fama: la notte del 30 aprile 2011, una 17enne fu aggredita e stuprata da cinque coetanei filippini dentro la struttura.
Brucia l'auditorium Albergotti: il video del rogo
LA BEFFA DEI LAVORI QUASI TERMINATI. L'Auditorium nelle intenzioni doveva essere un polo culturale, dedicato aconcerti, musica e spettacoli teatrali e un giardino antistante sempre aperto a tutti i cittadini, corredato dalla fermata metro Cornelia e dal parcheggio (anche questo abbandonato e trasformato in una dimora per clochard). Solo a metà novembre la minisindaca Giuseppina Castagnetta rivendicava e festeggiava su Facebook: "Da tre giorni sono ripresi a pieno ritmo i lavori presso l'Auditorium di via Albergotti".
Mancavano interventi proprio sulla cupola andata a fuoco. "Squadre di tecnici del Municipio sono all'opera per risolvere alcune criticità insorte nel corso del lungo periodo di inattività dell'opera". Nel dettaglio: "Sono state rimosse vetrate rovinate e parti del tetto deteriorate dall'esposizione agli agenti atmosferici: è dunque prevista la sostituzione delle vetrate ed il ripristino di quelle parti della copertura che mostrano danni da umidità".
I lavori dovevano servire anche "per portare a compimento l'adeguamento anticendio della struttura". Troppo tardi.
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