Chiede di sposare in fretta un uomo a cui stanno amputando una mano, ma i carabinieri scoprono tutto
La donna è stata denunciata per circonvenzione d'incapace e induzione al matrimonio
Circonvenzione d'incapace e induzione al matrimonio: sono le accuse mosse nei confronti di una donna straniera che stava per sposarsi con un anziano di Soncino, comune in provincia di Cremona, in condizioni di fragilità. È stata denunciata dai carabinieri della locale stazione, secondo cui - si legge in una nota - il matrimonio avrebbe potuto avere "conseguenze rilevanti dal punto di vista patrimoniale a danno della vittima e degli eredi, e di carattere non patrimoniale relativi alla cittadinanza della donna".
Ma la presunta truffa, fortunatamente, è stata sventata in tempo. A far scattare il campanello d'allarme agli investigatori è stata la pubblicazione di matrimonio sull'albo pretorio del comune, come da prassi, un paio di settimane prima della cerimonia. I militari hanno riconosciuto la donna, che risultava essere già convivente con un uomo, dal quale aveva già avuto dei figli. Nei giorni della pubblicazione all'albo, in attesa della celebrazione vera e propria, l'anziano (e futuro marito) è stato pure ricoverato in ospedale per una delicata operazione, l'amputazione di una mano, con una successiva e lunga riabilitazione.
In questi frangenti la donna avrebbe fatto pressioni in municipio per anticipare il prima possibile la data delle nozze, anche a costo di celebrarle nella struttura sanitaria. Una serie di circostanze che ha convinto i carabinieri ad approfondire la vicenda, fino a smascherare la presunta truffa. La donna avrebbe riferito di volersi recare nel suo paese d'origine, subito dopo il matrimonio.