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Domenica, 28 Aprile 2024
Città Cuneo

Stuprò una pensionata, il giudice gli dimezza la pena

La riduzione di pena decisa dalla corte d'appello di Torino nei confronti di Dorin Traian Plesa, 40enne romeno condannato per la violenza sessuale avvenuta nel settembre dello scorso anno a Cuneo

È stata ridotta in appello da 12 a 7 anni la pena nei confronti di Dorin Traian Plesa, il pregiudicato rumeno condannato per lo stupro di una pensionata, avvenuto l'11 settembre dello scorso anno nel parco fluviale di Cuneo. La condanna è stata confermata dalla corte d'appello di Torino con la sentenza pronunciata in abbreviato dal gup cuneese Alberto Boetti, che ha però abbassato la pena, passando dagli iniziali 12 anni e 4 mesi a 7 anni di reclusione. Plesa, 40enne da tempo in Italia e dipendente di un'azienda, risiedeva nella frazione di Borgo Gesso, a breve distanza dal luogo della violenza.

Quella domenica, nel tardo pomeriggio, si era recato in bicicletta nell'area delle piscine comunali: qui aveva immobilizzato e violentato la donna, per poi allontanarsi di nuovo in bici. L'uomo è stato inchiodato dopo una settimana di indagini: ad incastrarlo le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che lo ritraevano in bicicletta nei pressi della zona in cui era avvenuta la violenza sessuale. Agli inquirenti aveva raccontato di non avere ricordo di quanto successo: "Ero ubriaco dal giorno prima, non ricordo nulla di ciò che è successo".

In primo grado il giudice aveva stigmatizzato "la foga e la ferocia" dell'azione e anche il fatto che l'uomo si fosse dimostrato insensibile alle suppliche della vittima, assumendo anzi "un atteggiamento di scherno e mortificazione nei confronti della stessa". Dai messaggi con l'ex compagna è emersa anche "un'abitualità nella violenza, anche sessuale, contro le donne, da parte del soggetto, un padre divorziato già gravato da vari precedenti penali tra cui alcuni per minaccia, violazione di domicilio e atti persecutori". Per capire cosa ha spinto i giudici a dimezzare la pena sarà necessario attendere il deposito delle motivazioni della sentenza di appello.

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