rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Città

Tiziana Cantone, il tribunale di Napoli: "Facebook doveva rimuovere quei video"

Parzialmente rigettato il reclamo di Facebook Ireland. I giudici hanno dato invece ragione alla madre della ragazza, morta suicida dopo la diffusione sul web di video hard che la ritraevano

Il link e le informazioni su Tiziana Cantone andavano rimossi da Facebook una volta che emersa l'illeceità dei contenuti. E' quanto ha stabilito il Tribunale civile di Napoli Nord sul caso della giovane suicidatasi lo scorso 13 settembre dopo la diffusione sul web, a sua insaputa, di video hard che la ritraevano.

I giudici italiani hanno quindi parzialmente rigettato il reclamo di Facebook Ireland e dato ragione alla madre di Tiziana, Teresa Giglio. Il collegio, presieduto da Marcello Sini, hanno infatti accolto in parte il reclamo della società, disponendo che non esiste alcun obbligo per l'hosting provider di controllare preventivamente tutte le informazioni caricate sulle varie pagine. 

Andrea Orefice, avvocato civilista legale della madre di Tiziana, l'ha definita una pronuncia molto equilibrata: "Introduce il principio, rigettando quanto asseriva Facebook, secondo cui un hosting provider, pur non avendo un generale obbligo di sorveglianza su tutto quanto viene pubblicato sui propri spazi, deve però rimuovere le informazioni illecite quando arriva la segnalazione di un utente. E' quello che è avvenuto nel caso di Tiziana. E non deve attendere che il sia Garante della Privacy oppure il giudice ad ordinargliene la rimozione".

La notizia su NapoliToday

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tiziana Cantone, il tribunale di Napoli: "Facebook doveva rimuovere quei video"

Today è in caricamento