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Domenica, 28 Aprile 2024
Le indagini / Bologna

Così Stefania ha cercato di salvare i figli dal rogo della stufetta elettrica: cosa sappiamo dell'incendio di Bologna

Il corpo trovato esanime davanti alla finestra: forse si era resa conto del fumo nella stanza. Secondo quanto si è appreso la donna aveva acceso la stufetta elettrica perché il riscaldamento non funzionava

Stefania Alexandra Nistor ha cercato di salvare i suoi tre bimbi - la piccola Giorgia Alexandra di 6 anni e i due gemelli di 2 anni Mattia Stefano e Giulia Maria - dall'incendio scoppiato mentre dormivano nel loro appartamento a Bologna. A ricostruire gli ultimi istanti prima dell'incendio nella palazzina in via Bertocchi a Bologna è il vice questore aggiunto Luca Fiorini che spiega come - in base al ritrovamento dei corpi - la mamma si sarebbe resa conto dell'odore acre e avrebbe provato a raggiungere la finestra, nel disperato tentativo di evitare la tragedia provocata dal fumo tossico. La donna, 31 anni, era ancora viva all'arrivo dei soccorsi ed è morta durante la corsa disperata in ospedale. Solo il gatto, adottato di recente, è riuscito a scappare.

Stefania morta in casa con i figli piccoli, il rogo è partito da una stufa elettrica. I vicini: "Sconvolti" 

I vicini hanno raccontato di essersi svegliati nella notte a causa di un forte odore di fumo che proveniva dal quarto piano del palazzo. Dopo l'allarme, i soccorsi sono intervenuti immediatamente ma, come ha spiegato il vicequestore di Bologna, Pierluigi Pinto, quando sono arrivate sul posto le volanti "purtroppo l'incendio aveva fatto il suo effetto".

Sul posto sono immediatamente arrivati il papà dei bambini e i nonni materni. Il padre, che nell'apprendere la notizia si è sentito male, ha poi pubblicato sui social l'immagine di una candela avvolta da un nastro nero. Tanti i messaggi di condoglianze raccolte da parenti e amici sotto il post. Secondo quanto si è appreso la donna aveva acceso la stufetta elettrica perché il riscaldamento non funzionava.

incendio bologna lapresse-2

"Esprimo il profondo dolore e cordoglio della città per questa terribile tragedia, che ha spezzato la vita di una giovane famiglia", le parole del sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Solidarietà anche dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. "Sono profondamente addolorato per la scomparsa di una donna e dei suoi tre bambini avvenuta a causa di un incendio che si è verificato nella notte in un appartamento a Bologna. Esprimo alla famiglia la mia vicinanza e il mio cordoglio, e ringrazio gli operatori dei vigili del fuoco e delle forze di polizia che sono prontamente intervenuti sul luogo della tragedia".

Ma non sono mancate le polemiche. Marco Bertuzzi, presidente di Acer Bologna (Azienda Casa dell'Emilia Romagna), invita a non usare le stufette elettriche. "Non producono peraltro nessun beneficio in termini di risparmio energetico e spesso provocano cortocircuiti che causano tragedie". In linea generale, ricordano gli esperti della sicurezza, non è sicuro lasciare una stufa elettrica ad incandescenza accesa quando non si è presenti in casa oppure durante la notte, quando non è possibile sorvegliarla. In caso di malfunzionamenti, infatti, non sarebbe possibile accorgersene e intervenire tempestivamente. È importante non collocarla mai vicino a mobili, letti, libri, tende e giornali, che potrebbero facilmente prendere fuoco. La posizione più sicura è almeno a 3-4 metri da materiali combustibili. È poi importante verificare che la stufetta sia certificata e rispetti le normative di sicurezza.

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