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Domenica, 28 Aprile 2024
Per futili motivi / Verona

Adolescente aggredito dalla baby gang per un euro negato: lo salva un autista di bus

L'aggressione è avvenuta in pieno giorno davanti alla sede del Comune di Verona

Calci e pugni per avergli negato un euro. Per questo futile motivo, un 16enne è stato aggredito da un gruppo di adolescenti a Verona lo scorso 18 gennaio. L'aggressione è avvenuta in pieno giorno davanti al Comune di Verona. Il video del pestaggio, diffuso dal gruppo politico Verona Domani, sta facendo il giro del web. 

Nel filmato si vede un ragazzo aggredito da quattro suoi coetanei: incuranti dei numerosi passanti che assistevano alla cruenta scena, gli aggressori si sono avventati sull'adolescente che si era rifiutato di dare un euro ai giovanissimi. Così è partita una raffica di schiaffi, calci e pugni che non si è fermata neppure quando la vittima è caduta a terra: anzi, uno degli aggressori si è perfino messo a cavalcioni sopra il corpo del sedicenne per tenerlo bloccato, mentre gli altri continuavano senza sosta a malmenarlo. L'aggressione viene interrotta dal tempestivo intervento di un uomo, un autista dell'Azienda Trasporto Verona, che ha allontanato il branco, salvando la vittima da conseguenze ancora più gravi. Sull'episodio indagano ora la polizia locale e la squadra mobile della questura, che stanno vagliando le immagini delle telecamere di zona.   

La condanna del presidente della Regione, Luca Zaia

Il filmato e la notizia hanno fatto inevitabilmente il giro del web, dando il via alle reazioni del mondo della politica, partendo dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha voluto sottolineare il gesto del dipendente dell'Azienda trasporti Verona: "Esprimo la mia gratitudine all’autista dell'azienda Atv che ha scelto di non voltarsi dall’altra parte, intervenendo a difesa di un giovane preso a calci e pugni da alcuni coetanei. Condanno l'aggressione subìta dal ragazzo, al quale va la mia solidarietà, ribadendo che ogni atto di violenza va stigmatizzato con fermezza in quanto non rappresenta il modo corretto per far valere e rivendicare le proprie ragioni. La via giusta resta il confronto civile e pacifico, come testimoniato da tantissimi altri giovani che vivono, ogni giorno, con senso civico e responsabilità e rappresentando un esempio virtuoso per i loro coetanei, e non solo", ha affermato Zaia. 

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