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Sabato, 27 Aprile 2024
La sentenza / Brescia

Condannato lo zio che armò il nipotino per sparare al rivale in amore

L'episodio risale al 2 aprile del 2021 quando un ragazzino colpì alla schiena un amico dello zio

Antonio Di Sanzo, l'uomo che armò il nipotino 13enne istigandolo a sparare contro il suo rivale in amore, è stato condannato a 13 anni e sei mesi dal Tribunale di Brescia. Lo riferisce l'Ansa spiegando che Di Sanzo è stato condannato per tentato omicidio e ritenuto mandante dell'azione del minore. L'accusa aveva chiesto la condanna a 10 anni. 

Il fatto risale al 2 aprile del 2021 quando verso le 20:30, a Montichiari, nel Bresciano, un giovane - amico proprio di Antonio Di Sanzo - era stato colpito alla schiena da un colpo da arma da fuoco. 

Come riportato da alcuni testimoni, a sparare a sarebbe stato un ragazzino di solo 13 anni, nipote dell'uomo condannato. Di Sanzo gli avrebbe fornito la pistola incaricandolo di compiere un agguato contro un suo amico per ragioni sentimentali. Il nipote nutriva enorme fiducia nello zio, figura che gli ha dato il sostegno paterno, ed era disposto ad esaudire ogni sua richiesta. I carabinieri tramite la perquisizione delle abitazioni di zio e nipote avevano trovato 6 proiettili e la pistola calibro 22 utilizzata per sparare, il tutto sottoposto a sequestro.

Al pm non era apparsa credibile la versione del minore, secondo cui il giovane avrebbe puntato l'arma contro la vittima al solo fine di intimidirlo e che gli avrebbe sparato per errore, nonostante il tredicenne fosse privo di dimestichezza con l'uso delle armi e fosse sotto tensione. 

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