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Sabato, 27 Aprile 2024
L'operazione 'Nemesi' / Palermo

Le camerette dei bambini usate per spacciare cocaina: maxi retata, 57 arresti

Blitz nel quartiere Sperone a Palermo. Sgominata un'organizzazione con un business stimato di 1,5 milioni di euro l'anno

Le forze dell'ordine hanno sgominato un'importante organizzazione criminale  dedita al traffico di sostanze stupefacenti e attiva nel quartiere Sperone di Palermo. Sono 57 le persone arrestate questa mattina dai carabinieri che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare con cui il gip ha disposto il carcere per 37 indagati e i domiciliari per altri 20. Per un'altra persona è stato invece disposto l'obbligo di prensentazione alla polizia.

Palermo: il blitz allo Sperone: sgominata rete di spaccio

Si tratta di una delle più imponenti piazze di  spaccio del Sud Italia, con un business stimato di un milione e mezzo di euro l'anno che serviva per l'approvvigionamento della droga, per il sostentamento delle famiglie e, a volte, per le spese legali.

Come appurato nel corso dell'attività investigativa gli spacciatori utilizzavano ogni angolo, sia in strada che all'interno degli edifici, per nascondere le dosi da vendere o i soldi incassati dai clienti. "Si è appurato come gli spacciatori usassero, indistintamente, gli 
inospitali meandri degli edifici, le strette vie del quartiere, le  abitazioni dei promotori e, addirittura, le camerette dei figli 
minori, con funzioni di stoccaggio, lavorazione e spaccio di cocaina, crack, hashish e marijuana", spiegano gli investigatori dell'Arma.

I pusher erano inoltre "organizzati su turni per garantire la piena attività anche in orario notturno, con direttive precise sui punti dei cortili condominiali in cui nascondere lo stupefacente e sulle modalità di consegna agli acquirenti". Durante le investigazioni sono state sequestrate tre chili di sostanze stupefacenti e 6 mila euro in contanti.

Sperone, i pusher portano la droga a domicilio in bici | Video

Le indagini condotte dai carabinieri con coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, culminate nel blitz con l'operazione Nemesi, si riferiscono al periodo febbraio-luglio 2018. "Sussistono gravi indizi - ricostruiscono gli investigatori - per affermare l'esistenza di un'organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti e operante nel quartiere". Tre i gruppi criminali operativi, ciascuno dei quli guidato da un diverso capo. Avevano "un'autonomia gestibile riconosciuta dal vertice ai promotori dei tre gruppi dell'organizzazione" che "conferiva maggiore fluidità rispetto a una struttura rigidamente gerarchizzata".

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