rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Fuga terminata

Arrestato il super latitante Bartolo Bruzzaniti

Ricercato da quattro procure, era considerato uno dei narcotrafficanti più importanti al livello internazionale. Nell'ottobre del 2022 si era sottratto alla cattura, facendo perdere le sue tracce

È finita la fuga di Bartolo Bruzzaniti, il narcotrafficante originario di Locri è stato arrestato in Libano. L'arresto del super latitante, ricercato dalle procure di Reggio Calabria, Milano, Genova e Napoli, è arrivato nell'ambito del progetto I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), al termine delle indagini condotte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dalla Dda reggina, con il supporto delle più importanti Istituzioni ed Agenzie europee ed internazionali impegnate nel contrasto dei crimini transnazionali.

Arrestato il super latitante Bartolo Bruzzaniti

Nell’ottobre del 2022 Bruzzaniti si era sottratto all’esecuzione di una misura cautelare emessa nei confronti di 36 soggetti coinvolti in un traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravato dalla finalità di agevolare la ‘ndrangheta. In quell’occasione, tra l’altro, i finanzieri avevano sequestrato oltre 4 tonnellate di cocaina, così sottraendo alla criminalità organizzata calabrese introiti stimati in 800 milioni di euro.

Bruzzaniti, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, sarebbe responsabile della progettazione ed esecuzione di un vastissimo traffico di sostanze stupefacenti, dal Sudamerica alla Calabria, consistente in periodiche e imponenti importazioni di oltre 2 tonnellate ciascuna. Durante l'operazione Levante, è emerso inoltre il coinvolgimento di Bruzzaniti in altri inchieste in materia di narcotraffico condotte - sotto il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo - dalle Procure Distrettuali di Milano, Genova e Napoli. La misura cautelare riguardava anche il fratello Antonio Bruzzaniti, anch’egli irreperibile nel mese di ottobre scorso e successivamente tratto in arresto dal Gico di Reggio Calabria al rientro dalla Costa d’Avorio, Paese ove si era stabilito. 

Rimaneva ancora da assicurare alla giustizia Bartolo Bruzzaniti, nei confronti del quale, a seguito dell’accertata irreperibilità, è stato realizzato un sofisticato dispositivo volto al suo rintraccio in ambito internazionale. La costanza degli inquirenti ha consentito, anche grazie alla diffusione di un avviso di cattura internazionale, la cosiddetta "Red Notice" Interpol, di stringere sempre più il cerchio attorno al ricercato, seguendone gli spostamenti tra la Costa d’Avorio ed il Libano.

La cattura in Libano

Così, per il tramite del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza e con il supporto dell'Aise e dello Scico, il Gico di Reggio Calabria ha avviato una proficua cooperazione internazionale di polizia - con la collaborazione della Dcsa e della Direzione Centrale della Polizia Criminale - Scip Uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, del Segretariato Generale dell’Oipc-Interpol di Lione, della Drug Enforcement Administration (Dea) americana nonché, da ultimo, il risolutivo intervento dell’Internal Security Forces (Isf) libanese, che ha consentito di localizzare e trarre in arresto il Bruzzaniti a Jounieh, in Libano. Il rintraccio di Bartolo Bruzzaniti, dopo averne seguito per mesi le tracce tra l’Africa ed il Medio Oriente, ha avuto il suo epilogo in un noto ristorante di Jounieh, luogo in cui è stato sorpreso e catturato. Per il buon esito delle attività, essenziale si è dimostrato il supporto fornito in campo internazionale dal progetto I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) che ha reso possibile veicolare, in tempo reale, le informazioni in possesso del Gico di Reggio Calabria alle omologhe forze di polizia ivoriane e libanesi.

Continua a leggere su Today.it...

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arrestato il super latitante Bartolo Bruzzaniti

Today è in caricamento