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Martedì, 30 Aprile 2024
Il caso / Torino

Il bidello accusato di molestie torna a scuola, l'intera classe non si presenta

Succede al Convitto Umberto I di Torino; l'uomo era stato sospeso per tre mesi dopo un'inchiesta in cui si parlava di "avance spinte" nei confronti di due 16enni

È tornato in servizio nella giornata di mercoledì 10 gennaio e il suo reintegro non è piaciuto agli studenti del convitto Umberto I di Torino, che in massa non si sono presentati a scuola. Lo scorso anno, il collaboratore scolastico era stato indagato in un'inchiesta per presunte molestie sessuali in cui si parlava di "avance spinte" nei confronti di due studentesse di 16 anni, con "tentativi di baci e palpeggiamenti".

Le proteste delle famiglie e la posizione della dirigente

A settembre l'uomo era stato quindi sospeso per tre mesi dall'Ufficio scolastico regionale. Ora, tornato tra i corridoi, ha incontrato le proteste delle famiglie che si sono riunite per decidere di tutelarsi anche in sede legale e chiedere di accedere agli atti dell'inchiesta. I genitori hanno poi chiesto un incontro urgente con la dirigente scolastica Maria Teresa Furci, che parlando al Corriere di Torino dà conto della propria difficile posizione: "Capisco che i genitori siano molto arrabbiati, ma è così che prevede la norma e io non ho potere di fare diversamente. Al suo rientro l’ho assegnato ad un reparto dove non è in contatto con gli studenti fino alla fine dell’anno e gli ho intimato di attenersi al codice di comportamento", ha spiegato.

"Quel che era in mio potere di fare l’ho fatto con immediatezza assoluta, di tutto il resto si è occupato l’Usr (Ufficio scolastico regionale del Piemonte) che ha erogato la sanzione di sospensione di tre mesi. È stato molto spiacevole ma siamo intervenuti nel modo più tempestivo possibile e con tutti gli strumenti a nostra disposizione - ha ribadito la preside -. L’impatto emotivo coinvolge anche me, vorrei risolvere la questione nel miglior modo possibile per tutti. La scuola è un ambiente dove bisogna vivere serenamente e in tranquillità, per crescere in uno spazio sicuro e protetto".

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