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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso / Varese

Cappi d'acciaio tesi ad altezza collo: il folle attentato contro i motociclisti

Stordito ma cosciente, se l'è cavata con una profonda ferita al collo, ma se fosse stato da solo le conseguenze avrebbero potuto essere tragiche

Un dolore forte e improvviso mentre guidava la propria moto: si è trovato in terra, bloccato da un cappio scorrevole di acciaio con passante scorsoio che ne ha immobilizzato il collo al manubrio. Solo per caso non si è sfiorata la tragedia in quella che appare un vero e proprio attentato compiuto ai danni di appassionati enduristi. Siamo nel Varesotto e in particolare lungo uno sterrato all'interno di un bosco adiacente la Strada Provinciale 66 in località Venegono Inferiore. Protagonista della disavventura - che solo per caso non ha avuto serie conseguenze - Daniele Cirrincione, Direttore Sportivo del Moto Club Abbiate Guazzone, che stava compiendo la ricognizione del percorso interessato dalla gara di Campionato Regionale Enduro Lombardia che si svolgerà l'8 ottobre.

Grazie alla bassa velocità e all'intervento tempestivo degli amici, Cirrincione è rimasto stordito ma non ha perso del tutto conoscenza, e se l'è cavata con una profonda ferita al collo, ma se fosse stato da solo le conseguenze avrebbero potuto essere tragiche.

Federmoto denunciato l'attantato alla sicurezza ricorda come non solo il comune aveva autorizzato la kermesse sportiva, ma anche come gli enduristi stavano ripulendo il bosco dai rifiuti per consentire il passaggio dei concorrenti durante la manifestazione.

Di comportamento delinquenziale parla Giovanni Copioli, presidente della Fmi: "È necessario continuare a lavorare per far capire che l’endurista è una risorsa per il territorio: lo tutela raccogliendo rifiuti, ripristinando i percorsi di gara, manutenendo il verde. Ma non solo: i motociclisti sono fondamentali nelle azioni di soccorso alle persone nelle zone più impervie o nell’Anti Incendio Boschivo. Tutte queste attività sono riconosciute, anche attraverso Protocolli di Intesa, dalle Autorità Locali e dalle Forze dell’Ordine, che a più riprese richiedono la nostra collaborazione" chiosa Copioli.

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