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Lunedì, 29 Aprile 2024
Rsa da incubo / Imperia

Botte e insulti agli anziani: 10 arresti nella casa di riposo lager

Il blitz della Guardia di Finanza in una Rsa di Taggia, in provincia di Imperia: gli anziani, picchiati e insultati,venivano abbandonati a loro stessi senza cibo né acqua

Dieci persone sono finite agli arresti domiciliari dopo un blitz della Guardia di Finanza di Imperia in una Rsa di Taggia, dove gli anziani erano costretti quotidianamente a subire minacce, percosse e insulti dal personale della struttura. Oltre ai 10 arresti, per altre 14 persone è scattata la sospensione dall’esercizio di un pubblico servizio.Le indagini, condotte dal Gruppo di Imperia nell’ambito dell’Operazione "Praesidium", hanno consentito di accertare condotte illecite da parte di Operatori Socio Sanitari e Infermieri impiegati presso la Residenza Sanitaria Assistenziale "Le Palme" di Taggia (IM), per i reati di maltrattamento e abbandono aggravati ai danni di soggetti anziani, in gran parte ultraottantenni nonché parzialmente o completamente non autosufficienti.

Le indagini: violenze fisiche e morali suhli anziani

Gli indagati non si limitavano a sporadici episodi di violenza, ma sottoponevano le vittime ad una serie di sofferenze fisiche e morali tali da rappresentare, nel loro insieme, una fonte di disagio continuo ed incompatibile con le normali condizioni di vita, instaurando un clima di generale vessazione. Più in particolare le indagini, eseguite con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali audio e video, hanno delineato un contesto caratterizzato dalla frequente omissione di servizi essenziali (dalla somministrazione dei pasti al cambio di postura), nonché da vere e proprie aggressioni verbali e fisiche nei confronti degli ospiti, oggetto di insulti e percosse, ovvero, nel migliore dei casi, di procedure da sbrigare nel minor tempo possibile o addirittura da scansare, quando il tempo o l’impegno difettavano.

Minacce, insulti e percosse: le immagini

Abituali erano quindi le minacce verbali, le umiliazioni, gli insulti, le percosse e le omissioni nel fornire in tutto o in parte il nutrimento, che talvolta veniva gettato nei gabinetti o nei lavandini. Nei confronti dei degenti in questione sono state inoltre rilevate reiterate omissioni o ritardi di ore nell’effettuazione dell’igiene personale e del cambio del pannolone mattutino, nonché ripetute omissioni della doccia periodica e dei cambi di postura, questi ultimi notoriamente necessari per prevenire le piaghe da decubito e, in generale, per salvaguardare le condizioni igieniche dei pazienti. Le predette attività venivano dagli indagati falsamente indicate come eseguite sull’apposito diario giornaliero. Frequentemente, infine, alcuni operatori sanitari indagati si allontanavano temporaneamente dalle stanze dei predetti degenti senza alzare le barre di sicurezza del letto, mettendoli di conseguenza in pericolo di caduta. Si evidenzia che sono stati presi gli opportuni accordi con i vertici della competente Asl, al fine di consentire l’adozione delle misure d’urgenza necessarie per garantire la continuità assistenziale agli anziani attualmente ospiti della Rsa.

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