Certificati facili e palestre (con piscina) abusive in casa: raffica di denunce e centri chiusi
I carabinieri del Nas hanno controllato 413 strutture tra Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo e Toscana. Nel 28% dei casi era stata violata la legge
Certificati "facili" rilasciati da medici non autorizzati o considerati validi anche se scaduti, ma anche attrezzature non idonee, in alcuni casi carenze igieniche. È lunga la lista di irregolarità scovate dai carabinieri del Nas (nucleo anti sofisticazioni) dell'Italia centrale che hanno effettuato controlli in centri e associazioni sportive, palestre, piscine e ambulatori di Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo e Toscana. Le ispezioni hanno interessato complessivamente 413 centri sportivi e in 118 sono state accertate violazioni (il 28%).
Per sette centri è stato disposto il provvedimento di immediata sospensione delle attività a causa delle gravi irregolarità riscontrate: assenza del defibrillatore salvavita obbligatorio nello svolgimento di attività sportiva; avere attivato all'interno di palestre ambulatori in assenza delle previste autorizzazioni; avere rilasciato certificazione medica per l'idoneità all'attività sportiva non agonistica, da parte di medici prescrittori non autorizzati.
In altri 7 casi i militari hanno avanzato analoga richiesta di sospensione, tuttora in corso di valutazione. Complessivamente 81 le persone segnalate alle autorità amministrative, 9 quelle deferite in stato di libertà alle competenti autorità giudiziarie.le violazioni contestate, tra penali e amministrative, ammontano a
176.000 euro.
A Parma per esempio, è emerso che un istruttore di nuoto e personal trainer 31enne aveva avviato in casa propria un'attività con palestra e piscina, senza però autorizzazioni
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