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Domenica, 28 Aprile 2024
Il maxi sequestro / Reggio Calabria

La cocaina purissima per 800 milioni di euro in mezzo alle banane

L'operazione è stata portata a compimento da guardia di finanza e agenzia delle dogane. Il carico in transito a Gioia Tauro era diretto in Armenia

Cocaina purissima per un valore di oltre 800 milioni di euro è stata sequestrata presso il porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria). I finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria, guidati dal generale Maurizio Cintura, e i funzionari dell'ufficio delle dogane di Gioia Tauro, sotto il coordinamento della direzione distrettuale antimafia, hanno concluso un'articolata operazione finalizzata a contrastare il traffico internazionale di stupefacenti, sequestrando 2.734 kg di cocaina purissima. Quasi tre tonnellate. L'eccezionale risultato conseguito è il frutto di un'attività di intelligence e di analisi costante delle rotte commerciali che dal Sudamerica giungono al mar Nero, transitando dallo scalo calabrese.

Tra i migliaia di container in transito, gli investigatori ne hanno individuati due provenienti da Guayaquil (Ecuador) e destinati in Armenia, dove gli stessi sarebbero dovuti giungere attraverso il porto georgiano di Batumi. Gli approfondimenti sulla documentazione reperita e i controlli incrociati sulle società coinvolte nell'operazione, effettuati mediante le banche dati, hanno quindi corroborato le ipotesi investigative e la necessità di procedere all'ispezione dei due box refrigerati, lunghi oltre 12 metri e contenenti 78 tonnellate di banane. La cocaina è stata individuata dopo lunghe e complesse operazioni di ricerca, con l'aiuto di sofisticati scanner in dotazione ad Adm e delle unità cinofile della guardia di finanza e del cane antidroga Joel.

La sostanza stupefacente sequestrata, risultata di qualità purissima e in perfetto stato di conservazione, avrebbe potuto fruttare ai trafficanti un introito di oltre 800 milioni di euro. Anche in considerazione dell'ingente quantitativo, per le operazioni di trasporto e la successiva distruzione sono stati impiegati oltre 30 militari specializzati della guardia di finanza, che hanno curato il dispositivo di sicurezza. Nei giorni antecedenti all'operazione, le complesse e articolate attività di analisi di rischio e i riscontri fattuali sui migliaia di container provenienti dal continente sudamericano, avevano consentito ai militari della guardia di finanza e ai funzionari doganali di individuare ulteriori carichi di cocaina per un totale di 600 kg. Lo stupefacente, in questi casi, era stato abilmente occultato in sei container in modalità sempre differenti: tra la merce, in doppi fondi o, ancora, nelle intercapedini esterne dei box.

Tutti i container trasportavano frutti esotici con provenienza dall'Ecuador e, dopo il passaggio a Gioia Tauro, sarebbero dovuti giungere in diversi porti, sia in Italia che all'estero: Croazia, Grecia e ancora Georgia. Le modalità di occultamento dello stupefacente si dimostrano spesso differenti e sempre in via di evoluzione, obbligando gli investigatori a perfezionare di volta in volta le metodologie operative. Con particolare riguardo al contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, nel porto di Gioia Tauro, da gennaio 2021 ad oggi, sono state intercettate e sequestrate complessivamente circa 37 tonnellate di cocaina.

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