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Lunedì, 29 Aprile 2024
Violenza sulle donne / Firenze

Donna accoltellata all'autogrill da un uomo incappucciato: svolta nelle indagini

Le forze dell'ordine hanno fermato l'ex marito. L'aggressione era avvenuta lo scorso 26 dicembre in un'area di servizio di Campi Bisenzio

C'è una svolta sul caso della donna accoltellata da un uomo incappucciato all'autogrill di Campi Bisenzio (Firenze). Secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa, le forze dell'ordine avrebbero infatti fermato l'ex marito della vittima che sarebbe accusato dell'aggressione. 

L'aggressione in autogrill il giorno di Santo Stefano

I fatti risalgono allo scorso 26 dicembre, il giorno di Santo Stefano. Riavvolgiamo il nastro. La donna, un'insegnante di 58 anni, è di ritorno a Segrate (Milano) da Cerveteri (Roma) doveva ha passato il Natale da alcuni parenti. La 58enne è in auto con le due figlie, una di 29 e l'altra di 31 anni. Attorno alle 14:15 le tre donne si fermano per una sosta all'area di servizio, ma la mamma decide di rimanere in auto. All'improvviso un uomo col volto coperto apre lo sportello e prova a colpirla al petto con un coltello. Lei riesce a difendersi e la coltellata la colpisce alla coscia (la prognosi sarà di 15 giorni). Dopo essere stata colpita, l'insegnante esce dall'auto e inizia a chiedere aiuto finché alcune persone che sono nell'area di servizio non chiamano i soccorsi. 

Le indagini

Le forze dell'ordine svolgono subito una serie di accertamenti tra le persone vicine e meno vicine alla donna e scattano immediatamente le ricerche dell'ex marito, che però risulta irrintracciabile. Nei giorni seguenti l'uomo si presenta però ai carabinieri in Friuli e nega il proprio coinvolgimento, mettendosi comunque a disposizione di chi indaga. "Sono sempre stato a casa" dice al Tg1.

Fin dai primi sviluppi delle indagini, gli investigatori della polizia mettono nel mirino l'ex marito della vittima, ma la pista perde consistenza  perché la stessa donna non lo riconosce nelle fattezze dell'aggressore incappucciato. Il caso ora sembra però a una svolta. Sulla base delle indagini della squadra mobile e della polizia stradale, il sostituto procuratore Lorenzo Boscagli ha firmato il decreto di fermo a carico dell'ex marito. Nei suoi confronti ci sarebbero dei precedenti per lesioni personali in ambito familiare, e fino ad inizio dicembre era in regime di messa alla prova. 

Le accuse, la dinamica e il movente

L'uomo è stato sottoposto a fermo con le accuse di tentato omicidio e calunnia reale. Secondo quanto ricostruito, avrebbe seguito l’ex coniuge fino al Lazio con una vettura presa noleggio in Slovenia, auto a cui sarebbe stata apposta una targa di una vettura identica circolante in Piemonte. 

Dopo l’aggressione la vettura è stata poi rintracciata dai video all’uscita del casello di Calenzano. Qui l'ex marito della vittima avrebbe sostituito di nuovo le targhe e sarebbe tornato a casa percorrendo strade secondarie. 

I motivi di astio e risentimento nei confronti dell'ex moglie sarebbero da collegare sia a questioni inerenti la separazione sia ad aspetti finanziari per la gestione di una società immobiliare in cui la vittima deteneva quote di maggioranza e dalla cui gestione l’indagato era stato estromesso. 

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