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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Monza e della Brianza

Drogati con un caffè e derubati da una donna misteriosa: "mantide" in manette

Una donna di 40 anni è stata arrestata dopo due rapine avvenute a Cornate d’Adda, nella provincia di Monza e della Brianza. Il modus operandi era sempre lo stesso: adescare in chat le "prede", narcotizzarle e poi derubarle

Prima la conoscenza sui social, poi l'incontro con il "classico" caffè per conoscersi. Un primo appuntamento che però nascondeva altro: non il desiderio di conoscere un uomo, ma quello di farlo cadere nel suo tranello. Una volta narcotizzata la "preda", la donna provvedeva ad alleggerire il portafogli del malcapitato. Un modus operandi messo in pratica in due occasioni, una conclusasi con il malore della sfortunata vittima e con il furto, e l'altra non andata a buon fine. Un doppio caso avvenuto nel comune di Cornate d’Adda (Monza) che ha portato all'arresto di una donna di 40 anni di origini cubane, accusa di rapina. Una storia che ricorda molto un altro caso avvenuto sempre nella provincia di Monza e della Brianza: Tiziana Morandi, la 50enne di Roncello che scioglieva benzodiazepine nelle bevande agli uomini per derubarli che adesso è stata condannata in primo grado dal Tribunale di Monza a sedici anni e cinque mesi di carcere.

La donna misteriosa e i malori dopo il caffè

Come racconta Jessica Signorile su MonzaToday, gli episodi si sono verificati un giorno dopo l’altro, in due incidenti dalla medesima dinamica. Sul luogo di uno dei due sinistri c'era anche la misteriosa 40enne, adesso in manette. Le indagini sono scattate dopo la denuncia di una delle vittime ai carabinieri di Bellusco. Nella serata di giovedì e poi di venerdì della scorsa settimana due uomini, entrambi ultracinquantenni, giunti in Brianza da comuni fuori provincia, sono stati sorpresi da un malore mentre erano alla guida della propria auto. Uno di loro ha perso i sensi ed è finito contro la recinzione di un’abitazione, schiantandosi. E’ stato soccorso in codice rosso e trasferito in elicottero in ospedale. Quando si è svegliato non aveva più 650 euro che teneva in un marsupio. Ma sul luogo del sinistro gli agenti della polizia locale quando sono intervenuti avevano notato una donna, apparentemente estranea ai fatti. Una circostanza strana, così come strani erano parsi quei malori che subito si è ipotizzato potessero essere ricondotti alla somministrazione di sostanze narcotizzanti diluite nel caffè.

Narcotizzati e derubati

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza sono state decisive, così come le dichiarazioni dei testimoni, per risalire alla presunta "mantide". La donna avrebbe conosciuto le vittime sui social,  per poi organizzare un incontro. Durante la perquisizione nella casa della 40enne sono stati rinvenuto dei bicchieri di caffè "ritenuti pertinenti ai reati e alcuni farmaci contenenti benzodiazepine, depressori del sistema nervoso centrale che inducono sensazioni di stordimento e sonno". La donna adesso si trova ora in carcere in vista dell’udienza di convalida, mentre le indagini vanno avanti: le vittime della "mantide" potrebbero essere di più.

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