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Domenica, 28 Aprile 2024
Omicidio-suicidio / Verona

Edoardo e Patrizio Baltieri, cosa sappiamo sui due fratelli trovati morti in casa

A trovare i cadaveri dei due giovani nell'abitazione di famiglia, a Verona, è stato il padre: secondo una prima ricostruzione uno dei due avrebbe ucciso l'altro, per poi rivolgere l'arma contro se stesso. Il movente rimane ancora un giallo

Il rumore di tre colpi di pistola, due fratelli trovati senza vita in casa e uno scenario che al momento fa pensare a un omicidio-suicidio. Ma sono molte le domande ancora senza risposta sul caso di Edoardo e Patrizio Baltieri, i fratelli di 24 e 28 anni trovati morti nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 23 luglio,  in un'abitazione di Via Brigata Piemonte, a Verona. A iniziare del movente, che al momento rimane un mistero: un dettaglio su cui gli inquirenti stanno cercando di fare luce e che potrebbe chiarire l'esatta dinamica dei fatti. I cadaveri dei giovani sono stati rinvenuti poco prima delle 19 dal padre: l'ipotesi è che uno dei due abbia aperto il fuoco contro l'altro, per poi togliersi la vita.

Edoardo e Patrizio Baltieri, i due fratelli trovati morti in casa

A sparare è stata una pistola, legalmente detenuta dalla famiglia. È questa l'arma che ha ucciso Patrizio ed Edoardo Baltieri, i due fratelli trovati senza vita dal padre. Edoardo era il fratello più giovane, aveva 24 anni ed è morto nel soggiorno della casa. Patrizio era il più grande, aveva 28 anni, ed è morto nella sua stanza da letto, dove è stata trovata anche la pistola. La chiamata ai soccorsi è stata immediata, ma i sanitari del Suem 118 non hanno potuto fare altro che accertare i decessi dei due ragazzi. Mentre gli uomini della polizia, con i colleghi della Digos e insieme al procuratore Carlo Boranga, hanno dato il via alle indagini, con i primi rilievi e le prime domande a chi poteva fornire informazioni utili su Patrizio ed Edoardo Baltieri.

Tre spari e l'ipotesi omicidio-suicidio

Sulla base di quanto è stato raccolto dagli agenti, la tesi più probabile sembra essere quella dell'omicidio-suicidio, anche se ancora non se ne conosce la causa scatenante. Potrebbe essere stato un litigio oppure qualcos'altro potrebbe aver acceso la miccia. Ciò che sembra più plausibile è che i tre colpi li abbia esplosi Patrizio, il fratello maggiore. I primi li avrebbe rivolti verso Edoardo, nel soggiorno dell'abitazione. Poi, il 28enne potrebbe essere andato in camera sua e con la stessa pistola si sarebbe tolto la vita. Per far chiarire la dinamica del delitto gli investigatori hanno sentito alcuni conoscenti dei due giovani, i vicini di casa e altri possibili testimoni. 

La tragedia del terzo fratello

Non è chiaro quali fossero i rapporti tra i due fratelli, ma sembra conducessero vite separate, anche vivendo sotto lo stesso tetto. Una famiglia già segnata da una profonda tragedia avvenuta alcuni anni fa: la morte del terzo fratello, malato di leucemia. Litigi e discussioni che però non sembrano abbastanza gravi da poter spingere a un gesto così estremo, per questo motivo gli investigatori vogliano chiarire quale sia il movente. Le armi rinvenute in casa erano legalmente detenute da Patrizio, che aveva un regolare porto d'armi per il tiro al volo, e per questo si era sottoposto a tutte le visite di idoneità e ai test psicologici di legge. Edoardo lavorava in un bar per mantenersi agli studi. Una famiglia conosciuta e apprezzata in tutto il quartiere, segnata adesso da una seconda enorme tragedia. Il magistrato ha disposto l'autopsia sui corpi dei due giovani, un esame che chiarirà ulteriormente la dinamica della morte violenta dei due fratelli

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