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Lunedì, 29 Aprile 2024
Ennesimo femminicidio / Savona

Etleva, la giovane madre di quattro bambini strangolata dal marito: "Tragedia che colpisce tutti"

La casalinga Etleva Kanolja è stata strangolata dal marito Selami Bodi a Savona. L'appello alla comunità albanese in Italia (ma anche a tutta la cittadinanza) per sostenere i piccoli e poter trasportare la salma della donna in patria ha già raggiunto quota 25mila euro. Il sindaco Marco Russo all'obitorio per rendere omaggio: "La violenza sulle donne è la vera piaga dei nostri tempi"

Aveva solo 31 anni Etleva Kanolja: è morta dopo due giorni di agonia in ospedale. La giovane casalinga è stata strangolata dal marito, il 41enne Selami Bodi nella notte tra venerdì e sabato scorsi nella loro abitazione di via Corridoni nel quartiere di Villapiana a Savona. Etleva era la madre di 4 figli ancora piccoli, tutti di un'età compresa tra i 5 e i 13 anni. Nelle scorse ore il fratello Erjon ha voluto lanciare una raccolta fondi per sostenere i piccoli nel presente e in futuro, e poter trasportare appena possibile la salma della giovane in Albania, attraverso GoFundMe, una sicura piattaforma di crowdfunding.

La raccolta fondi per sostenere i figli di Etleva

"Un grave evento accaduto la sera del 27 ottobre a Savona, in Italia, ha tolto la vita alla mia innocente sorella Etleva, rimasta vittima del marito e dei suoi malati episodi di gelosia. Quella sera mi ha avvisato mio nipote, che ha solo 13 anni: 'Zio, vieni presto', è stato il suo grido. La polizia e le forze mediche hanno fatto del loro meglio per salvare la vita di mia sorella, ma lei ha ritenuto impossibile sopravvivere a causa del trauma subito e ha cambiato la sua vita la sera del 29 ottobre alle 21:00 - spiega lo zio dei bambini e fratello di Etleva  - Mia sorella ha lasciato 4 figli, il maggiore dei quali ha solo 13 anni. Tutti e 4 questi bambini sono ora nelle mani della giustizia e del destino italiano dopo che la madre è morta e il padre è in arresto".

"Rivolgiamo un appello a tutti gli albanesi e alle persone sensibili a questa disgrazia che ci è capitata affinché ci aiutino in ogni modo a portare in Albania il cadavere di nostra sorella e anche ad aiutarci in ogni modo per la riabilitazione che verrà fatta ai suoi 4 figli minorenni che ha lasciato dopo - continua il fratello della vittima di femminicidio - Un evento del genere ci ha lasciato scioccati e insensibili, incapaci di accettare la realtà. Un evento come questo ci ha ferito profondamente nell'animo e rimarrà un trauma eterno sia per noi che per i bambini che erano presenti sulla scena e nel momento del tentato omicidio. Per favore, aiutaci a portare il suo cadavere e a riabilitare questi 4 orfani".

Nel momento in cui scriviamo, sono già stati raccolti oltre 25mila euro.

Il sindaco di Savona in obitorio: "Tragedia che colpisce tutti"

Ieri si è recato in obitorio a rendere omaggio alla salma di Etleva Bodi, per testimoniare la partecipazione della città a questo grave lutto, anche il sindaco di Savona Marco Russo: "E' il terzo caso di femminicidio a Savona nel giro di pochi mesi. Casi diversi tra loro, ma che hanno in comune la violenza sulle donne, vera piaga dei nostri tempi, che non può non interrogare profondamente la nostra comunità civile - scrive sui social il primo cittadino - Anche in questo caso disporremo l'abbassamento della bandiera in segno di lutto cittadino per sottolineare che si tratta di una tragedia che colpisce tutti e che riguarda la città intera. Tra poco si celebrerà la Giornata contro la violenza sulle donne, ma il nostro impegno contro questa piaga deve continuare ogni giorno dell'anno per non lasciare sole le donne e affinché si comprenda fino in fondo che l’amore non è possesso e non può essere violenza. In questa tragedia non possiamo non rivolgere un pensiero anche ai 4 bambini rimasti senza la loro mamma a causa di un'assurda violenza", conclude Russo.

Selami Bodi: "Spero che Allah mi perdoni". L'ombra dell'integralismo

Selami Bodi è rinchiuso nel carcere di Marassi, a Genova: è accusato di omicidio aggravato da futili motivi e dal fatto che il gesto sia stato compiuto nei confronti della coniuge. L'operaio non ha precedenti, non ci sono denunce di maltrattamenti da parte della moglie, né segnalazioni di violenza. "Spero che Allah mi perdoni", avrebbe detto davanti ai carabinieri Selami Bodi. Ieri avrebbe dovuto essere interrogato, ma il giudice per le udienze preliminari, ha dovuto rimandare: l'uomo si trova infatti in isolamento sanitario per sospetta tubercolosi.

Il popoloso quartiere di Villapiana è sotto shock. Il presunto omicida viveva in Italia da un quarto di secolo: era ben integrato dunque, "ma le sue radici lo tenevano ancorato alla fede islamica più tradizionalista e integralista", scrive oggi il Secolo XIX. Si indagherà per comprende se la componente religiosa abbia avuto un qualche ruolo nel movente del delitto. Selami, di fede musulmana e molto noto nella comunità islamica locale, viene descritto come una figura severa, vicina a forme di integralismo. La sera del delitto, Selami Bodi e la moglie avevano avuto una discussione: la donna si era poi chiusa in camera per telefonare. L'uomo a quel punto aveva aperto la porta e le aveva messo le mani intorno al collo. Fino al tragico epilogo.

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