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Sabato, 27 Aprile 2024
Eutanasia violenta / Modena

Soffoca la moglie con un cuscino "per non farla più soffrire": condannato a 6 anni

Franco Cioni il 14 aprile 2021 chiamò i carabinieri di Modena e confessò di aver ucciso la moglie 68enne Laura Amidei. Il giudice ha accolto la tesi hanno riconosciuto l'attenuante di aver agito per non far più soffrire la donna

Le tolse la vita soffocandola con un cuscino, durante la notte del 13 aprile 2021 per porre fine alle sofferenze che da anni la costringevano in un letto. Lei, Laura Amidei, 67 anni compromessi da una grave malattia, morì nella sua casa, e come sostenuto da perizie medico-legali verosimilmente senza soffrire. Subito dopo aver compiuto il gesto estremo, lui, Franco Cioni, 73enne che con Laura aveva condiviso la maggior parte della sua vita, si costituì ai Carabinieri.

Dopo l'auto-denuncia, il 73enne venne arrestato e confinato ai domiciliari. Ammise, nel corso delle udienze del processo che ne conseguì, di avere ucciso la moglie per porre fine alle sue sofferenze, interpretando una volontà della donna seppur mai espressa.

Nell'ultima udienza dibattimentale, tenutasi lo scorso settembre, anche la pubblica accusa aveva chiesto per l'uomo la pena minima, ma trattandosi di un omicidio aggravato per il quale era scattato il Codice Rosso, le attenuanti generiche non avrebbero potuto prevalere sulle aggravanti.

Non fosse che, il 30 ottobre scorso, la Corte Costituzionale si è espressa su un caso analogo, avallando di fatto ciò che il legale di Cioni, l'avvocato Simone Bonfante, aveva sempre sostenuto: che il divieto di prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti, in un caso del genere, fosse incostituzionale.

Stante la pronuncia della Cassazione, la Corte d'Assise che era tenuta a giudicare l'omicidio per il quale Franco Cioni era imputato, si è espressa questa mattina riconoscendo tutte le attenuanti chieste dalla difesa del 73enne. Con il riconoscimento della prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti, l'attenuante del risarcimento del danno e l'attenuante dei motivi di particolare valore morale, la Corte ha condannato Franco Cioni alla pena di 6 anni e due mesi di reclusione.

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