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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Giulio Regeni, la pista dei paramilitari: "Ho visto i segni delle torture, l'hanno seviziato"

Vedere il corpo martoriato di Giulio Regeni all'obitorio al Cairo "è stato devastante". L'ambasciatore in Egitto, Maurizio Massari, ricostruisce la dinamica degli avvenimenti: l'incontro con al Sisi, poi il ritrovamento del cadavere. Oggi la salma in Italia

Torna in Italia il suo corpo, ma la verità per ora è ancora tutta da scoprire. Circola insistente nelle ultime ore la voce che sarebbe opera di gruppi paramilitari il pestaggio mortale di Giulio Regeni: pochi dubbi sul fatto che sia stato fermato durante una manifestazione insieme a centinaia di altri giovani per l'anniversario delle proteste di piazza Tahir. Due arresti per l'uccisione dell'italiano: ma mancano le conferme ufficiali.

L'AMBASCIATORE - Vedere il corpo martoriato di Giulio Regeni all'obitorio al Cairo "è stato devastante". L'ambasciatore italiano in Egitto, Maurizio Massari, racconta della notte in cui ha potuto verificare personalmente che il giovane italiano scomparso nella capitale egiziana era morto. "Presentava segni evidenti di percosse e torture. Ho notato ferite, ecchimosi e bruciature. Non c'è alcun dubbio che il ragazzo sia stato duramente picchiato e seviziato", ha spiegato, in una testimonianza al Corriere della Sera.

LA SALMA - Il mattino dopo il nostro diplomatico si è presentato al ministero degli Esteri. Non l'ha convocato nessuno: "Ci sono andato su mia iniziativa, sulla scorta delle istruzioni ricevute da Roma. E ho formulato le tre richieste del nostro governo. Primo, la conferma ufficiale della notizia. Secondo, la immediata restituzione della salma alla famiglia, terzo e più importante l'inchiesta congiunta con un team investigativo".

AL SISI - Massari ricorda poi anche la mattina del 3 febbraio, quando il ministro Guidi ha incontrato il presidente al Sisi insieme alle due delegazioni e gli ha parlato del caso Regeni, esprimendogli la forte preoccupazione del governo e dell'Italia. In quel momento, sulla sorte del giovane italiano non c'erano ancora certezze. "Lui ci ha assicurato il suo impegno personale per cercare di risolvere il mistero della sparizione di Giulio". Poche ore dopo è riapparso il corpo del ragazzo: "Sì, questa è la successione degli avvenimenti", ha confermato Massari.

Giulio Regeni, ucciso al Cairo

GIULIO IN ITALIA - L'aereo proveniente dal Cairo con a bordo la salma del giovane ricercatore è arrivato oggi a Roma e poi è stato trasferito all'Istituto di Medicina Legale della Sapienza, dove un collegio di esperti (tra cui un tossicologo), presieduto dal professor Vittorio Fineschi procederà all'autopsia. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio volontario.

INDAGINI AVANTI - "Stretto coordinamento" tra Italia ed Egitto per fare luce sulle circostanze della morte di Regeni. Lo continua a ripetere il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, Ahmed Abu Zeid. Un coordinamento che "rispecchia la profondità e la natura speciale delle relazioni tra i due Paesi e l'interesse reciproco a scoprire le ragioni di quanto accaduto e i responsabili". In una nota pubblicata sull'account Facebook del ministero degli Esteri, il portavoce ha quindi aggiunto che "i contatti e gli incontri avvenuti nelle ultime ore tra l'Ambasciata egiziana a Roma e le autorità italiane attestano il desiderio di ambedue le parti di affrontare quanto accaduto in spirito di collaborazione e fiducia reciproca".

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