Guerrina Piscaglia, i resti sono compatibili
Le ossa trovate in una piccola cappella del cimitero di Sestino potrebbero davvero essere di Guerrina Piscaglia. C'è attesa per gli esiti degli esami sui resti, ma corrispondono sia l'altezza sia alcune caratteristiche fisiche
La drammatica conferma potrebbe arrivare molto prima del previsto. Le ossa trovate in una piccola cappella del cimitero di Sestino, in provincia di Arezzo, potrebbero davvero essere di Guerrina Piscaglia. C'è attesa per gli esiti degli esami sui resti: per il medico legale il corpo dopo il delitto potrebbe sarebbe stato lasciato per almeno un mese nel bosco. Circola intanto la voce che a segnalare la presenza dei resti sia stata una sensitiva. L'unica cosa certa è quel corpo è stata lasciato per settimane all'aria aperta, per poi essere bruciato e tagliato. Solo allora i resti sarebbero stati poi nascosti in quell'ossario in cui sono stati trovati sabato scorso.
Guerrina Puscaglia, 50 anni, è scomparsa il primo maggio del 2014 da Badia Tedalda. Al momento c'è un solo indagato, padre Gratien Alabi, un religioso congolese. Una certezza, scrive Tgcom, ci sarebbe già: chiunque sia stato, non può avere fatto tutto da solo, in special modo nella fase dell'occultamento del cadavere. I resti trovati a Sestino molto probabilmente sono di Guerrina: corrispondono sia l'altezza sia alcune caratteristiche fisiche.
Entro pochi giorni i Ris di Roma daranno una prima importante risposta. Si continua a indagare: chi poteva accedere a quella piccola cappella? Per la scomparsa della 50enne il pm Marco Dioni, titolare dell’inchiesta rientrato in fretta da una settimana di ferie, ha indagato per favoreggiamento in sequestro o omicidio padre Graziano (all’anagrafe Gratien Alabi), il religioso africano che prestava servizio presso la parrocchia di Ca Raffaello e per false dichiarazioni al pm il marito della donna. Padre Gratien Alabi non ha voluto rilasciare dichiarazioni dopo il ritrovamento di sabato.
