rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
La ricostruzione / Roma

"Lei è indagato, ci segua": l'imprenditore ammanettato e sequestrato da finti carabinieri

L'uomo è stato fermato all'uscita di una farmacia da quattro uomini con la pettorina dei militari. I rapinatori lo hanno incappucciato, picchiato e poi si sono diretti nella sua villa dove hanno sequestrato anche la moglie e il figlio

"Lei è indagato per droga, ci segua". Ha avuto inizio così l'incubo di un uomo di 53 anni di Cecchina, a sud di Roma, fermato da quattro uomini con la pettorina dei carabinieri, all'uscita di una farmacia, venerdì nel tardo pomeriggio.

Quei quattro, però, erano falsi militari dell'Arma, erano banditi. Da quel momento per l'imprenditore, titolare di un'autofficina, è infatti iniziata una serata drammatica: lui è stato picchiato e poi, insieme alla moglie e al figlio di 14 anni, sono stati sequestrati e rapinati. Il bottino è di quelli importanti, una pistola regolarmente detenuta e circa trentamila euro in contanti. 

Sul caso indagano i carabinieri insieme alla procura di Velletri. Una indagine a bocche cucite, complicata, anche perché il gruppo che ha agito lo ha fatto in maniera certosina. Tutto è iniziato fuori alla farmacia di via Cancelliera, intorno alle 18.30, dove il 53enne era andato per acquistare delle medicine dopo aver chiuso la sua attività.

Il gruppo a quel punto lo ha avvicinato con la scusa della notifica di un verbale di indagine. Fingendosi carabinieri, lo hanno preso alla sprovvista, lo hanno ammanettato e messo in auto.

La serie di violenze

Una volta nella vettura la serata è stata un escalation di violenze. L'imprenditore, incappucciato, è stato portato in una strada isolata, picchiato e colpito con i calci della pistola, in testa. I banditi, che probabilmente conoscevano bene il bersaglio, dopo avergli puntato un coltello alla gola, lo hanno costretto a consegnargli le chiavi della cassaforte nascosta in casa. 

Il bottino

Nella loro villa c'era anche la compagna dell'uomo con il figlio di 14 anni. La famiglia, sotto choc, è stata chiusa in una stanza dai rapinatori diventati dunque anche sequestratori.

Poi la fuga del gruppo, poco dopo le 20, con 30000 euro, gioielli e una pistola regolarmente detenuta dal 53enne di Cecchina. Allertati proprio dalle vittime, sono posto sono accorsi i carabinieri che hanno iniziato le indagini. Secondo quanto appreso, lo scorso febbraio, ignoti avevano provato a entrare in casa dell'imprenditore, ma il sistema d'allarme li mise in fuga.

Leggi tutte le notizie di cronaca su Today

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Lei è indagato, ci segua": l'imprenditore ammanettato e sequestrato da finti carabinieri

Today è in caricamento