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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Blitz dell'Antimafia contro Tony Colombo e Tina Rispoli: sequestrati beni per 80mila euro

L'ipotesi di reato mossa nei loro riguardi è riciclaggio (Tony Colombo) e trasferimento fraudolento di valori (Tina Rispoli), entrambi i reati aggravati dal metodo mafioso

Non finiscono mai i guai per Tina Rispoli, moglie del cantante neomelodico Tony Colombo. La donna è accusata di trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso. Sequestrati beni per 80mila euro. Tony Colombo, invece, è ritenuto indiziato del reato di riciclaggio, aggravato dal metodo mafioso.

Sequestrati beni appartenuti al boss Gaetano Marino

Il sequestro di un appartamento, due box auto e due autoveicoli nella disponibilità di Tina Rispoli è stato eseguito dalla squadra mobile su delega della Direzione distrettuale Antimafia. I beni erano appartenuti a Gaetano Marino, primo marito di Tina Rispoli, ucciso in un agguato di camorra - a Terracina - nel 2012.

Gaetano Marino, detto “McKay”, fu arrestato nel 2004, nel corso della prima storica faida di Scampia. Una guerra lunga e sanguinosa che, di fatto, portò alla caduta del clan Di Lauro a vantaggio degli Scissionisti. Ex dilauriano, Marino era passato dal lato degli Amato-Pagano. I carabinieri lo trovarono in un hotel a Nerano, insieme a un suo fedelissimo che lo aiutava per via della sua disabilità. McKay era arrivato in Costiera Amalfitana con un'automobile sportiva, più di 20mila euro in contanti e mezzo chilo di cocaina.

E mentre a Napoli infuriava la seconda faida di camorra a Scampia, sul lungomare di Terracina, il 23 agosto 2012, Gaetano Marino si sentiva al sicuro. Non aveva la minima idea che i killer si sarebbero spinti fino a lì per ammazzarlo. L’agguato fu plateale, in spiaggia, proprio davanti ai bagnanti.

Il “matrimonio trash” con Tony Colombo

Tina Rispoli oggi è nota come Tina Colombo ma, alla nascita, il nome è Immacolata Rispoli. Dopo che Gaetano Marino, primo marito, fu ucciso, si è risposata nel 2019 con Tony Colombo, cantante neomelodico siciliano, molto noto anche a Napoli. Il matrimonio fu celebrato nel marzo 2019 al Maschio Angioino, suscitando enormi polemiche, e bollato come esempio di "nozze trash", perché accompagnato anche da un concerto in piazza molto fastoso. Per quel flash mob musicale, finito al centro di un'inchiesta per verificare se ci fossero tutte le autorizzazioni, lo scorso settembre è arrivata l'archiviazione per i 9 indagati.

Tina Rispoli: “Non siamo camorristi”. Soldi, case e auto sequestrate, però, sono dei clan

Da mesi la Direzione Distrettuale Antimafia guidata dal procuratore Giovanni Melillo era a lavoro per dimostrare il coinvolgimento della donna negli affari illeciti del clan Marino, egemone nelle Case Celesti a Scampia e dedito principalmente all’attività di spaccio di sostanze di stupefacenti. Accuse che Tina Rispoli, incensurata, ha sempre respinto con forza: “Non sono una camorrista” ha urlato a gran voce in tutte le trasmissioni televisive cui veniva ospitata.

Eppure, nella mattinata di martedì 21 dicembre, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Napoli, a carico della donna che, adesso, è gravemente indiziata del reato di trasferimento fraudolento di valori, aggravato dal metodo mafioso.

Una persona non può certamente essere accusata di affiliazione alla criminalità organizzata soltanto per la celebrazione di un matrimonio (per quanto questi possa risultare disgustosamente volgare e con la presenza di soggetti pluripregiudicati). È altresì ovvio, però, che dimostrare “di non essere una camorrista” quando le accuse parlano di trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso sarà molto più difficile.

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