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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso / Olbia-Tempio

Dopo il ritrovamento, l'accusa di rapina: Karol Canu e Giuseppe Contini in stato di fermo

La scomparsa dei due minorenni aveva tenuto col fiato sospeso tutta Olbia. Dietro la loro fuga, però, potrebbe esserci una rapina

Ci sarebbe una rapina andata male dietro la fuga di Karol Canu e Giuseppe Contini, i due minorenni di Olbia ritrovati sabato dopo dieci giorni di ricerche da parte di genitori e forze dell'ordine. I ragazzi si trovano in stato di fermo. Su di loro pende l'accusa di tentata rapina a mano armata nei confronti di un negoziante della città sarda. 

Canu e Contini erano scomparsi il 25 gennaio dopo essere andati a un bar. Per dieci giorni, le ricerche di famigliari e forze dell'ordine non avevano portato a nulla, e i genitori dei due minorenni temevano il peggio. La svolta sabato, quando i carabinieri, seguendo gli spostamenti di alcuni amici, hanno rintracciato i due ragazzi all'interno di una chiesa abbandonata.

Nel corso delle indagini, era emerso che uno dei due giovani, confidandosi con un amico pochi giorni prima della scomparsa, aveva detto di aver combinato "un casino". Questa informazione era stata messa in relazione a una tentata rapina avvenuta proprio in quei giorni a Olbia. Non è chiaro quali altri elementi sono in mano agli inquirenti, ma evidentemente ci sono indizi solidi del coinvolgimento di Canu e Contini in questa rapina. I due si trovano in un centro di prima accoglienza.

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