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Sabato, 27 Aprile 2024
Amori tossici

Compagna agonizzante, lui scatta foto da inviare agli amici: morta di polmonite

Fausto Chiantera è accusato di omicidio volontario aggravato. Lei scriveva sul suo diario: "Mi umilia, ma ha promesso che cambierà"

Un amore tossico quello tra il 43enne Fausto Chiantera e la sua compagna, vittima di maltrattamenti talmente gravi da spingerla al suicidio. La 40enne, però, non si è tolta la vita, è morta di polmonite dopo giorni di agonia, mentre, secondo quanto riporta il Messaggero, il suo compagno continuava a scattarle foto da inviare agli amici per chiedere consigli sul da farsi.

Dopo un droga party la donna si è sentita male. Nonostante le gravi condizioni di salute in cui versava, l'agonia è durata tre giorni, Chiantera non ha chiamato i soccorsi e non l’ha nemmeno portata in ospedale. L’ha lasciata morire lentamente in casa anche se poteva essere salvata. L'uomo ha chiamato il 118 solo dopo il suo decesso. Ora il 43enne, che diceva di amarla, è accusato di omicidio volontario aggravato, di cessione di stupefacenti, lesioni e maltrattamenti ai danni della compagna.

La 40enne ha vissuto due anni da incubo prima di morire, il 18 gennaio del 2022. Lui era riuscito ad allontanarla da amici e parenti. Subiva continui maltrattamenti e violenze, veniva ricattata e costretta ad assumere droghe. Il compagno la umiliava dicendole che era pazza e che doveva assumere psicofarmaci anche senza prescrizione. Ma lei lo amava lo stesso, nel suo diario scriveva: "Mi umilia, ma ha promesso che non lo farà più. Mi ha promesso che cambierà".

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