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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Rivolta cinese contro i controlli dell'Asl: sassaiola contro la polizia

Due arresti dopo una notte di scontri con le forze dell'ordine. Nella piana tra Firenze e Prato, sede della più popolosa comunità cinese in Italia, è andata in scena una vera e propria guerriglia contro i controlli degli ispettori dell'Asl

Sassaiole, scontri e feriti, ambulanze impossibilitate a soccorrere gli agenti delle forze dell'ordine rimasti a terra, poi sulla piazza di Osmannoro, alla periferia di Firenze viene innalzata la bandiera della Cina. Dopo una notte di scontri è stata la mattina delle manette: è finita con due arresti la rivolta cinese a Sesto Fiorentino dopo che il titolare di una azienda locale si era opposto ai controlli dalla Asl sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

Nella piana tra Firenze e Prato, dove si è da anni insediata una delle più popolose comunità di cittadini cinesi in Italia, è andata in scena una vera e propria guerriglia che ha visto la partecipazione di almeno 300 cittadini di origine cinese dopo che gli ispettori della Asl locale avevano iniziato una serie di controlli nel capannone di una ditta gestita da orientali. 

Tutto è iniziato quando il titolare, tenendo il figlio di 10 mesi in braccio come scudo, ha respinto le forze dell’ordine che coaudiuvavano il personale sociosanitario regionale, protestando vivacemente contro le modalità del controllo. Proprio l'intervento  delle forze dell'ordine non è passato inosservato e sul posto si sono radunati centinaia di cittadini orientali, alcuni giunti anche dalla vicina Prato. 

La situazione è tornata alla normalita solo nella notte, dopo che in piazza è arrivato anche il console cinese che, usando anche l'altoparlante di un'auto della Polizia, aveva tentato, invano, di placare gli animi. Quando la calma è tornata, nello stradone di periferia l'asfalto era un tappeto di cocci di bottiglia, pietre e lattine e qualche manifestante è rimasto contuso. 
Il titolare dell'impresa è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale mentre un altro connazionale, che dopo i primi disordini nel capannone, avrebbe cercare di impedire l'uscita di mezzi e ambulanze bloccando il cancello e aprendo il portellone di una delle ambulanze, è in stato di fermo nella locale stazione dei Carabinieri.

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