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Venerdì, 26 Aprile 2024
CRONACA

Loris, l'appello al papà: "Vai a trovare Veronica, lei ti ama"

Il nonno del piccolo ucciso si è recato a far visita alla figlia accusata dell'omicidio, rinchiusa nel carcere di Agrigento. "Lei è distrutta, ma intorno c'è tanta solidarietà". E l'uomo lancia anche un appello al genero

ROMA - Non sono giorni di festa per le famiglie Panarello e Stival. Francesco Panarello, padre di Veronica - la donna accusata di aver ucciso il figlioletto Andrea Loris - è stato sabato mattina a trovare la figlia nel carcere di Agrigento. "Papà, com'è bello vederti. Mi sento sola - ha detto Veronica al padre - maledettamente sola. E' stato il Natale più brutto della mia vita". 

"L'ho trovata distrutta dal dolore e dalla vita del carcere, ma sempre pronta a lottare per la verità". Queste alcune parole del padre di Veronica Panarello, all'uscita dalla casa circondariale. Il nonno materno del bimbo ucciso a Santa Croce Camerina ha anche lanciato un appello accorato al genero Davide Stival: "Vai a trovare Veronica, lei ti ama. Non condannarla prima che si sappia la verità".

Francesco Panarello parla anche della solidarietà intorno alla figlia: "C'è un magazzino pieno di pacchi, di indumenti. La solidarietà è stata ed è tantissima. Adesso stiamo facendo una colletta per l'avvocato perchè sta lavorando tantissimo". E ancora, il nonno materno di Loris si sofferma su quale fosse il rapporto fra la figlia ed il nipote Loris. "Avevano un rapporto meraviglioso, erano come il secchio e la corda. Veronica aveva comprato il Bimby e Loris chiedeva alla mamma di fare tante cose da mangiare, e lo facevano insieme. Mi manca Loris quando mi chiamava nonno Ciccio. Lo amavo tantissimo. Loris amava andare col camion, aveva provato tanti sport ma gli piaceva solo il taekwondo".

E intanto, secondo quanto emerge dalle indiscrezioni di stampa, a Veronica Panarello è stata bloccata tutta la corrispondenza sia in entrata che in uscita. La giovane donna se ne è lamentata col padre: "Mi facevano compagnia - ha spiegato a papà Francesco - e mi davano la forza di continuare a lottare per la mia innocenza. Perché non mi fanno arrivare la posta?". Una domanda al quale il padre non ha saputo rispondere. "Voglio vedere l'avvocato, dobbiamo finire di studiare le carte", ha detto al genitore che, nel pomeriggio di sabato, ha poi visto il legale, Francesco Villardita. "Stiamo lavorando con rigore e serietà - dichiara Villardita - per garantire alla mia assistita la migliore difesa possibile".

Il 31 dicembre prossimo al tribunale di Catania si terrà l'udienza sulla richiesta di annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per la madre del piccolo.

Andrea Loris Stival ucciso a Santa Croce Camerina | Foto Infophoto

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