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Sabato, 27 Aprile 2024
Spari Palazzo Chigi

Luigi Preiti: il killer "professionista" avvolto nel mistero

Chiuse le indagini sull'attentato a Palazzo Chigi, emergono "strani" particolari: il telefono di Preiti non è stato utilizzato per due giorni prima dell'attentato e la matricola della pistola è stata abrasa da una "mano esperta"

Un telefono "muto" per due giorni. E una pistola "trapanata" da una mano esperta. Sono questi gli ultimi due tasselli dell'inchiesta su Luigi Preiti, l'attentatore di Palazzo Chigi. Tasselli di un mosaico che inserisce l'uomo in una macchia sempre più grande di misteri ed interrogativi che, con ogni probabilità, non avranno mai una risposta. I pubblici ministeri, infatti, sembrano orientati a chiedere il giudizio immediato. La difesa, dal canto suo, ha rinunciato al ricorso contro la misura cautelare e sembra, paradossalmente, volere fare più in fretta possibile. 

Si chiude così la fase istruttoria ma, dopo le relazioni degli investigatori consegnate al procuratore aggiunto Laviani e al sostituto Nespola, restano i dubbi proprio sulla pistola e sul cellulare. E' stato infatti scoperto che a cancellare la matricola della Beretta 7.65 modello 70 è stata una mano esperta. Nella relazione, infatti, si legge che "non ci sono sbavature o striature". Ma non solo. Gli investigatori hanno notato che dall'arma è stato abraso anche l'anno in cui è stata "legalizzata". Il che non è un particolare da poco. Questa tecnica, infatti, è molto usata negli ambienti criminali calabresi, regione di provenienza dello stesso Preiti. Ciò potrebbe avvalorare l'ipotesi che l'attentatore abbia preso la pistola in Calabria e non al mercato clandestino di Genova dove, invece, sostiene di averla comprata. Ma, soprattutto, potrebbe dare ancora più peso all'idea che Preiti si sia avvalso della "consulenza" di qualcuno. 

In questa direnzione, però, non arrivano conferme dalle analisi effettuate sul cellulare dell'uomo, anzi. Il suo telefono, intestato a un cittadino dello Sri Lanka, è rimasto "muto" nei due giorni precedenti l'attentato. Segno evidente, secondo gli inquirenti, che quella fosse un'utenza "dedicata", utilizzata cioè in modo tale da non lasciare altri tracce. Per sapere quali tracce, potrebbe essere troppo tardi.  

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