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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso

Martina Rossi, il Coni era pronto a premiare uno dei condannati. Poi il dietrofront

Alessandro Albertoni avrebbe dovuto ricevere una benemerenza sportiva, ma dopo le polemiche l'evento è stato annullato. Il delegato del Coni Alberto Melis: "Non avevamo collegato quel nome ai fatti"

Sta facendo discutere la benemerenza che il Coni avrebbe deciso di assegnare (salvo poi ripensarci) ad Alessandro Albertoni, il ragazzo di Castiglion Fibocchi, nell'Aretino, condannato in via definitiva a 3 anni per la morte di Martina Rossi in conseguenza di altro reato. La giovane cadde dal balcone del sesto piano dell'hotel 'Santa Ana' a Palma di Maiorca il 3 agosto 2011 per sfuggire a uno stupro di gruppo dice la verità processuale. Aveva solo 20 anni. Il motivo della medaglia d'argento ricadrebbe in "meriti sportivi pregressi" nel campo del motociclismo.

E così quando a Genova è arrivata questa notizia i genitori sono rimasti di stucco. La conferma, riferisce la collega Enrica Cherici su ArezzoNotizie, è arrivata dall'avvocato aretino che ha seguito tutto il caso e cioé Luca Fanfani: "Bruno Rossi e Franca Murialdo (genitori della ragazza, ndr) mi segnalano che a distanza di nemmeno un anno da una condanna a 3 anni di reclusione ed a risarcire il danno per tentato stupro di gruppo e morte in conseguenza di esso, con pena ancora interamente da espiare e nessun segno di ripensamento in ben 11 anni, si può ricevere una benemerenza da parte niente meno che del Coni per pregressi meriti sportivi. Il tutto alla presenza delle massime autorità locali nella sala dei Grandi della Provincia. Siamo rimasti tutti senza parole."

La madre della ragazza ha espresso così il suo disappunto: "Come si fa a dare un premio di sport ad un condannato in via definitiva per morte in conseguenza di altro reato come il tentativo di stupro di gruppo? Spero che ci ripensino veramente - ha detto la donna raggiunta telefonicamente -., che sia stata una grossolana svista, che Malagò non sia stato adeguatamente informato, altrimenti sarebbe indecente e andrebbe contro ogni valore che lo sport vorrebbe portare avanti. Sono questi i modelli che propiniamo ai nostri giovani? Questa cosa va ripensata subito."

Sul caso è poi intervenuto il delegato del Coni di Arezzo Alberto Melis che ha provato a chiarire l'equivoco: "Non avevamo collegato quel nome a quei fatti, abbiamo congelato la premiazione e rimandato il tutto a Roma. Adesso è in stand by, ma verrà presa una decisione in merito senza dubbio."

La cerimonia era fissata per sabato prossimo 10 settembre nel palazzo della Provincia di Arezzo insieme ad altri sportivi premiati nelle loro rispettive categorie, ma in tarda serata è arrivata comunicazione dal Coni di Arezzo che l'evento di sabato 10 settembre con l'assegnazione delle medaglie è stata annullata. Si terrà solamente la presentazione alla stampa di Viverelosport/Arezzoabilia.

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