Massimo Golino, l'avvocato e politico morto cadendo dal balcone: su cosa si indaga

È stata aperta un'indagine per la morte di Massimo Golino, l'avvocato e politico di 53 anni morto domenica 14 gennaio dopo essere caduto dal balcone della sua abitazione a Marcianise (Caserta), al terzo piano del palazzo di famiglia in via Manzoni. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo sarebbe precipitato finendo nel cortile della palazzina intorno alle 15.30. Soccorsi inutili: per lui non c'è stato nulla da fare. Una morte che per l'autorità giudiziaria sarebbe riconducibile ad un estremo gesto ma su cui, evidentemente, si intende comunque fare chiarezza. Sotto traccia, le forze dell'ordine stanno sentendo diverse persone per ricostruire le ore che hanno preceduto la tragedia.

Secondo quanto riporta Attilio Nettuno su CasertaNews, nei giorni scorsi è stato sentito un medico dell'ospedale di Caserta, dove Golino si sarebbe recato il giorno prima della tragedia per alcune lesioni che si sarebbe provocato. Nonostante questo, a quanto pare, non sarebbero state attivate le procedure per un trattamento sanitario obbligatorio né disposto il ricovero. Una circostanza su cui le indagini potrebbero far luce.

Il dramma di Massimo Golino ha scosso le comunità di Marcianise ed Orta di Atella, dove l'avvocato 53enne è stato rispettivamente consigliere comunale e vicesindaco, ma anche la città di Caserta dove era molto conosciuto e il foro di Santa Maria Capua Vetere. Nato a Caserta, Massimo Golino si era laureato in giurisprudenza alla Federico II di Napoli, iniziando nel 2002 la sua attività di avvocato in piazza Umberto a Marcianise (aveva uno studio anche a Roma).

Era un volto noto per la comunità cittadina, anche per il suo impegno in politica. Ha fatto parte della direzione nazionale dell'Udc, e nel 2015 è stato nominato vicesindaco tecnico ad Orta di Atella. Nel 2016 ha costituito il movimento politico "Balena Bianca". Nello stesso anno è entrato a far parte del comitato giuridico e, poi, del consiglio d'amministrazione di "Sorella Natura", unica fondazione italiana ad essere riconosciuta dallo Stato come ente di protezione ambientale. Nel 2020 si era candidato alle elezioni regionali con Centro democratico, a sostegno di Vincenzo De Luca.

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