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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Imperia

Messa per Mussolini ma non per chi è stato cremato: i fedeli protestano con il papa

La sorella di Sergio Cresto, morto nel 1986 e le cui ceneri furono disperse in mare, si è vista rifiutare una messa in suffragio per il fratello perché questi non è stato sepolto. La donna ha scritto una lettera di protesta a papa Francesco, accompagnata da un centinaio di firme di fedeli

E' arrivata fino a papa Francesco l'eco della protesta di un gruppo di fedeli liguri dopo la decisione del parroco di Bordighera e del vescovo di Ventimiglia di non consentire una messa in suffragio di un giovane.

Sergio Cresto, un rallista, morì il 2 maggio 1986 durante una gara. Amici e parenti avevano chiesto una celebrazione in suo ricordo ma il parroco si è rifiutato perché il giovane fu fatto cremare e le sue ceneri sparse in mare. Il vescovo si è schierato con lui. In questi stessi giorni però, sono diverse le parrocchie in giro per l'Italia dove sono state celebrate messe in suffragio per Benito Mussolini e i morti di Salò. La vicenda è stata raccontata da Il Messaggero. La sorella di Cresto avrebbe voluto che fosse celebrata una messa per suo fratello, per fare felice l'anziana madre, ma si è scontrata contro il riufiuto delle autorità religiose.

"Il sacerdote mi ha detto che non era opportuno: si sarebbe creato un caso. Poi ha sottolineato che la chiesa di Sant'Ampelio era chiusa e che mia madre non era l'unica donna ad aver perso un figlio", ha raccontato Roberta Cresto. "Ho fatto presente ai familiari che per il fratello non era stata seguita la prassi della liturgia della sepoltura cristiana", ha spiegato invece il vescovo monsignor Suetta. Roberta ha scritto quindi una lettera di protesta direttamente a papa Francesco, accompagnata da un centinaio di firme.

Eppure, ricorda Il Messaggero, il vescovo di Ventimiglia avrebbe dovuto tener presente il nuovo rito delle esequie pubblicato dalla Cei qualche anno fa, stilato in base alle direttive emanante dalla Congregazione della Dottrina della Fede. Ecco in particolare il passaggio che riguarda le cremazioni: "A coloro che avessero scelto la cremazione del loro cadavere si può concedere il rito delle esequie cristiane: tutto questo, in base a quanto stabilito dall’Istruzione della Sacra Congregazione del Sant’ Uffizio, De cadaverum crematione, in data 8 maggio 1963, nn. 2-3". 

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