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Sabato, 27 Aprile 2024
il caso razzista / Enna

Un gruppo di minori insulta una donna con frasi razziste e l'aggredisce

La vittima è finita in ospedale: ha il setto nasale rotto. Fermato un 17enne

Prima è stata accerchiata e insultata, poi è stata pestata a sangue. Ora una donna somala di 38 anni, che da anni vive e lavora a Piazza Armerina, nell'Ennese, si ritrova il setto nasale rotto e il dolore emotivo di aver subito un'aggressione a sfondo razziale perpetrata da un branco di minori.

La donna ha raccontato agli inquirenti di essere stata aggredita mentre stava facendo rientro a casa dal lavoro, intorno alla mezzanotte tra il 20 e il 21 gennaio. Camminava per strada sul marciapiede, con indosso il tradizionale vestito e il copricapo, quando un gruppo di giovani ha cominciato a insultarla, impaurendola. Poi il colpo in pieno volto da uno dei ragazzi del branco: la donna è caduta in una pozza di sangue mentre è stata apostrofata con insulti razzisti. "È morta la p...nera" avrebbe raccontato di avere sentito un testimone.

I carabinieri hanno sentito alcune persone e sarebbero sulle tracce dei presunti aggressori la cui posizione è al vaglio degli inquirenti. I militari hanno sequestrato le telecamere di un esercizio commerciale aperto 24 ore su 24 e, grazie alle immagini, sono riusciti a identificare un ragazzino di 17 anni che sarebbe già stato interrogato dagli inquirenti. Il minorenne farebbe parte di un gruppo che qualche settimana fa avrebbe preso parte a una rissa. La vittima è ora ricoverata all'ospedale Chiello di Piazza.

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