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Martedì, 30 Aprile 2024
Dinamica da chiarire / Brindisi

Uccide la mamma con un'accetta, ferisce il papà e si suicida: le parole dell'amico e il giallo del movente

Il dramma familiare si è consumato ieri pomeriggio a Latiano, in provincia di Brindisi. L'autore del gesto è Mirco De Milito, un operaio di 32 anni. Una tragedia incomprensibile, per ora. Indagano i carabinieri

I carabinieri hanno avviato un'indagine per ricostruire la vicenda, ma il movente per ora è ignoto. Andrà fatta chiarezza sul dramma familiare avvenuto ieri pomeriggio, martedì 24 ottobre, a Latiano, comune in provincia di Brindisi. Poco prima delle 17, l'operaio 32enne Mirco De Milito, a quanto pare in seguito ad un litigio, ha ucciso la madre, Giuseppina Lamarina (casalinga di 65 anni), e poi colpito il padre con un'accetta ritrovata successivamente per strada. Al termine dell'aggressione si è suicidato: è salito al secondo piano dell'abitazione in cui viveva con i genitori, in via Luigi Errico, e dal terrazzo si è gettato nel vuoto. Il padre del ragazzo è riuscito a divincolarsi e a chiedere aiuto ad alcuni vicini di casa: ora si trova ricoverato all'ospedale Perrino di Brindisi, per un lieve trauma cranico con una ferita lacero contusa. 

Sul fatto indagano i carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni, che stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica della tragedia, anche acquisendo alcune testimonianze dei vicini e dei parenti. Sono stati ascoltati alcuni conoscenti per cercare di comprendere cosa abbia potuto scatenare la rabbia dell'uomo, fino a portarlo ad uccidere sua madre e poi a suicidarsi. La donna era malata, era stata per diversi mesi ricoverata all'ospedale di Francavilla Fontana e poi trasferita per la riabilitazione in una struttura a Noci. Era tornata nella sua casa a Latiano da pochi giorni.

Parlando con i quotidiani locali, un amico di Mirco De Milito ha detto che il 32enne "era un grande lavoratore. Davvero un bravo ragazzo, che però viveva un periodo difficile della sua vita. Non aveva cattive frequentazioni o vizi. Forse stava vivendo uno stato depressivo in quest'ultimo periodo". Ma al momento non ci sono certezze. Il movente dell'omicidio è sconosciuto. Un giallo incomprensibile, per ora.

La casa della famiglia è stata posta sotto sequestro, anche per permettere i rilievi necessari. La polizia locale ieri ha transennato l'area, bloccando i tre accessi che confluiscono sull'arteria stradale interessata. A Latiano, dove si conoscono tutti, molta gente si è riversata per strada attonita, cercando di capire cosa stesse succedendo. Una volta appurata l'entità della tragedia, è calato un silenzio surreale. Cosimo Maiorano, sindaco del paese, ha detto che "la comunità è sconvolta" e che "si tratta di gente semplice. Piangiamo due concittadini. Davanti a questi drammi bisogna solo stringersi al dolore dei familiari e restare in silenzio".

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