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Martedì, 30 Aprile 2024
Italia a lutto

Per Eugenio Scalfari l'omaggio bipartisan della politica, Berlusconi: "Un grande direttore"

Il giornalista è morto all'età di 98 anni. L'Italia intera lo ricorda. Mattarella: "Un punto di riferimento". Il premier Draghi: "Vuoto incolmabile per il Paese. A me mancherà la nostra amicizia". Renzi: "Non sempre facile confrontarsi, un onore leggerti"

E' stato testimone dei più grandi cambiamenti del nostro Paese, li ha raccontati ma allo stesso tempo ne è stato anche protagonista. Col suo sguardo e la sua penna ha fatto la storia. Eugenio Scalfari è morto all'età di 98 anni e oggi tutti gli rendono omaggio. Da quando il sito del suo giornale, Repubblica, ha dato la notizia, è stato un susseguirsi di messaggi, ricordi. Oggi il dolore per la sua scomparsa è unanime e accomuna esponenti politici di tutti gli schieramenti. Un minuto di silenzio è stato osservato anche al Senato, dove è in corso la discussione sul dl Aiuti.

"Sono particolarmente addolorato - scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - per la scomparsa di Eugenio Scalfari giornalista, direttore, saggista, uomo politico, testimone lucido e appassionato della nostra storia repubblicana. Dai primi passi all'interno di quella grande scuola di giornalismo che fu 'il Mondo', alla direzione dell'Espresso, fino alla fondazione della 'Repubblica', Scalfari ha sempre costituito un punto di riferimento coinvolgente per generazioni di giornalisti, intellettuali, classe politica e un amplissimo numero di lettori. Da sempre convinto assertore dell'etica nella società e del rinnovamento nella vita pubblica, si era magistralmente dedicato, negli ultimi tempi, ai grandi temi esistenziali dell'uomo con la consueta efficacia e profondità di riflessione"

“La scomparsa di Eugenio Scalfari - dice il premier Mario Draghi - lascia un vuoto incolmabile nella vita pubblica del nostro Paese. Fondatore de L’Espresso e de La Repubblica, che ha diretto per vent’anni, Scalfari è stato assoluto protagonista della storia del giornalismo nell’Italia del dopoguerra. La chiarezza della sua prosa, la profondità delle sue analisi, il coraggio delle sue idee hanno accompagnato gli italiani per oltre settant’anni e hanno reso i suoi editoriali una lettura fondamentale per chiunque volesse comprendere la politica, l’economia. Deputato della Repubblica, ha accompagnato il suo amore per il giornalismo all’impegno civile e politico, all’alto senso delle istituzioni e dello Stato. Esprimo ai suoi cari, ai direttori Maurizio Molinari e Lirio Abbate e a tutti i giornalisti de La Repubblica e de L’Espresso, le più sentite condoglianze a nome di tutto il Governo. A me - sottolinea - mancheranno molto i nostri confronti, la nostra amicizia".

Ezio Mauro, anche lui storico direttore di Repubblica, lo saluta con un "Ciao Eugenio, un secolo di giornalismo e passione civile". Racchiudendo così il "mondo" Scalfari.

"Ciao Direttore, con te se ne va la nostra storia, la nostra anima, la nostra Repubblica". Le parole del direttore de La Stampa, Massimo Giannini.

Di un "esempio di giornalismo civile e un profondo intellettuale che ha segnato con la sua opera la storia dell'Italia repubblicana" parla il ministro della Cultura, Dario Franceschini. "La sua scomparsa oggi lascia un vuoto incolmabil - dice -. E' una voce e un pensiero che mancherà a tutti noi. Mi stringo al dolore dei familiari, degli amici, della redazione di Repubblica e dei tanti colleghi che hanno visto in lui un maestro''.  

"Scompare uno dei più grandi protagonisti del giornalismo italiano. Ci mancheranno la sua penna e la sua testa", scrive il ministro della Salute Roberto Speranza.

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Scalfari è ricordato anche da chi nella vita è stato su posizioni opposte. Da chi col direttore ha avuto confronti anche duri. La diversità di vedute non travalica il giusto riconoscimento alla grandezza di Scalfari.

"Eugenio Scalfari è stato una figura di riferimento per i miei avversari in politica. Oggi, però, non posso non riconoscergli di essere stato un grande direttore e giornalista, che ho sempre apprezzato per la dedizione e la passione per il suo lavoro", scrive su Twitter Silvio Berlusconi. Certamente tra i politici più distanti da Scalfari, lo omaggia con una foto di loro due in bianco e nero.

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"La scomparsa di Eugenio Scalfari segna un momento molto triste per il Paese intero. Oggi diciamo addio a una vera e propria pietra miliare del giornalismo italiano. Un abbraccio e la massima vicinanza ai suoi cari". dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

''Una preghiera e un pensiero per Eugenio Scalfari, grande protagonista del giornalismo italiano degli ultimi decenni'', le parole del leader della Lega Matteo Salvini. 

E anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi in un tweet saluta Scalfari: "Ciao Direttore. Non sempre è stato facile confrontarsi con te e spesso abbiamo avuto opinioni radicalmente diverse. Ma è stato un piacere e un onore ascoltarti e leggerti. Che la terra ti sia lieve". 

"Eugenio Scalfari -  scrive su Twitter il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani - sarà per sempre ricordato come uno dei maggiori protagonisti della storia del giornalismo italiano. Nonostante le nostre diverse visioni, politiche e non, ho sempre avuto grande stima e rispetto del suo lavoro. Possa riposare in pace".

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