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Domenica, 28 Aprile 2024
L'aggressione / Reggio Emilia

Massacrato di botte in stazione: è morto, aveva 41 anni

È deceduto a distanza di dodici giorni l'uomo selvaggiamente aggredito nella notte tra il 29 e il 30 dicembre

Non c'è stato nulla da fare. Le sue condizioni erano apparse sin da subito molto gravi. È morto a distanza di dodici giorni il 41enne senzatetto, di nazionalità indiana, massacrato di botte in stazione a Reggio Emilia (nella storica stazione, non in quella dell'alta velocità) nella notte tra il 29 e il 30 dicembre scorso. L'autore della violenza è un 26enne connazionale, anch'egli senza fissa dimora, che era stato arrestato poco dopo i fatti e che è tuttora in carcere, mentre le indagini proseguono.

In base alla ricostruzione dalla polizia di Stato, i due - che si conoscevano - avevano cominciato a litigare per il posto "migliore" da occupare in una fredda notte d'inverno, per dormire sulla banchina del binario 1. Poi la violenta aggressione, improvvisa e feroce, con calci e pugni.  Le telecamere di sorveglianza dell'edificio hanno ripreso tutto: il 26enne è salito con tutto il suo peso sul corpo della vittima per poi tentare pure di strangolarlo. Un vigilante era intervenuto e aveva chiamato soccorsi e questura, bloccando l'aggressore e consentendone infine il fermo.

Il 41enne era stato trasportato d'urgenza all'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, dove da allora è rimasto ricoverato in condizioni gravissime. Stanotte l'uomo è deceduto. L'arrestato ora deve rispondere di omicidio. Pochi mesi fa, a fine ottobre, si era verificato un episodio analogo sempre nei pressi della stazione ferroviaria reggiana. Un 44enne indiano era morto venti giorni dopo essere stato picchiato da un 49enne italiano, che ora deve rispondere di omicidio preterintenzionale.

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