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Domenica, 28 Aprile 2024
Una seconda vita / Torino

Neonato abbandonato nel cassonetto dei rifiuti: ora il piccolo Lorenzo verrà adottato

Il caso a Villanova Canavese, in provincia di Torino. Adesso il giudice dovrà trovare una famiglia, che non potrà essere piemontese

Il piccolo Lorenzo, il neonato gettato e abbandonato in un cassonetto dei rifiuti a Villanova Canavese (Torino) lo scorso 13 gennaio, avrà finalmente una famiglia. Constatata la scadenza del termine perentorio di riconoscimento del piccolo da parte della madre legittima, il tribunale dei minori di Torino ne ha decretato l'adozione. Attualmente Lorenzo è ricoverato nel reparto di pediatria nell'ospedale di Ciriè. A breve verrà affidato a una famiglia pro tempore, fino a quando il giudice non riuscirà a individuare la giusta famiglia che potrà accudire il piccolo per il resto della sua esistenza e, di riflesso, verrà adottato. La legge prevede che la famiglia non potrà essere residente in Piemonte.

Lorenzo, questo il nome che i medici dell'ospedale hanno dato al neonato abbandonato in un sacchetto di plastica vicino ai bidoni dell'immondizia in un vicolo di Villanova Canavese, piccolo centro del Torinese, aveva ancora la placenta e il cordone ombelicale attaccati quando è stato lasciato lì, al gelo di gennaio. Ad accorgersi di lui era stato un ragazzino di 15 anni, per puro caso. Una volta trovato il fagotto col piccolo aveva chiamato i genitori, quindi erano intervenuti i soccorsi. Adesso Lorenzo sta bene, anche se ha passato un periodo in incubatrice a scopo precauzionale. Fortunatamente dal suo abbandono al ritrovamento non è passato molto tempo, ma era arrivato in ospedale in ipotermia. Alla nascita pesava più di tre chilogrammi.

"Sono uscito di casa perché dovevo aprire il portone a mio fratello e per fortuna mi è caduto l'occhio vicino ai bidoni dell'immondizia - ha raccontato il ragazzino che ha salvato il neonato -. Ho visto questo sacchetto rosso e ho sentito come un gatto che si lamentava. Quando ho capito che era un bambino sono corso subito in casa. Ho chiamato il papà e la mamma. L'abbiamo subito preso e portato in casa in attesa dell'arrivo dell'ambulanza". Paolo Secondo Laforet, papà dell'adolescente, ha chiamato i soccorsi e ha parlato con i carabinieri. "Sono arrivati subito e dopo qualche minuto è arrivata anche l'ambulanza - ha spiegato l'uomo -. È stata un'emozione fortissima. Trovare un bimbo così piccolo è una cosa incredibile".

Per Lorenzo è stata una corsa contro il tempo: qualche minuto in più avrebbe fatto la differenza, con le temperature rigide di gennaio. Per lui ora inizia una seconda vita.

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