Milletrecento giorni di permesso con la legge 104, erano in vacanza: "A processo per truffa"

In permesso retribuito per assistere i familiari disabili, ma due dipendenti della Asl di Teramo sono stati scoperti dalla guardia di finanza mentre erano in vacanza o impegnati in attività personali che niente avevano a che fare con l'assistenza ai familiari. 

Ora i due furbetti del "permesso" dovranno risponderne alla Procura abruzzese che contesta loro oltre 1300 giorni di assenza dal lavoro.

Truffa aggravata ai danni dello Stato

I finanzieri della Tenenza di Nereto in provicina di Teramo sono riusciti ad smascherare i furbetti anche grazie all'esame dei telepass autostradali che hanno mostrato i viaggi fuori Regione. I verbali dei pedinamenti e i filmati che mostrano gli impiegati, che tra loro sono parenti, affacendati in tutt'altro che nell'assistenza ai familiari, costituiranno una prova che i due dipendenti pubblici potranno difficilmente confutare.

La procura di Teramo ha chiesto il rinvio a giudizio per truffa aggravata allo Stato, inoltre contro i due impiegati è stato disposto anche un sequestro di beni pari a 70mila euro. 

A tanto corrisponde, secondo quanto calcolato dai magistrati, il danno nei confronti dello Stato derivante dalla loro condotta illecita.

Oltre la beffa il dolo: profitti illegiti e effetti negativi sui servizi ai cittadini

Il Giudice per le Indagini Preliminari contesta oltre all'ingiusto profitto ottenuto grazie ai benefici della legge 104 nell'indebita assenza dal lavoro, anche "un grave pregiudizio all'efficienza del servizio offerto all'utenza nonchè al buon andamento della Pubblica Amministrazione, compromettendo il legittimo affidamento e la fiducia che la collettività ripone in chi svolge funzioni pubbliche".