rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Omicidi

Caso Budroni, omicidio colposo o volontario? Giudice trasferito a tre giorni dall'udienza

Il caso del 40enne ucciso da un poliziotto al culmine di un inseguimento sul Gra. Il 14 novembre la Corte avrebbe dovuto discutere se modificare o meno il capo d'imputazione. Ma l'udienza non si è mai tenuta. La sorella: "Sconcertante, questo non è un processo normale"

Cinque anni e quattro mesi. Tanti ne sono passati da quel 30 luglio del 2011 quando Bernardino Budroni, 40 anni, romano di Fonte Nuova, veniva ucciso dal proiettile esploso da un poliziotto al culmine di un inseguimento sul grande raccordo anulare. Due colpi, di cui uno fatale. Due colpi esplosi "a macchine ferme e ad altezza d’uomo" è la tesi da sempre sostenuta dalla famiglia della vittima, parte civile nel processo d’Appello in corso a Roma.

Un "processo strano", una "patata bollente", lo definisce Claudia Budroni, sorella di Bernardino, raggiunta al telefono da Today. Quando la chiamo è ormai ora di cena ma Claudia è ancora davanti al tribunale di Roma, come il giorno prima e quello prima ancora. La sua è una protesta ostinata e solitaria. Sui giornali neanche mezza riga. "Ma sarò qui anche domani", promette. "Questo lo sottolinei bene nel suo articolo". Cos’è successo esattamente? "Il 14 novembre la Corte avrebbe dovuto discutere se modificare il capo d’accusa nei confronti del poliziotto che ha sparato: da omicidio colposo a omicidio volontario. Il giudice Andrea Calabria, presidente della Corte, sembrava disposto a riconoscere le nostre ragioni. Noi eravamo venuti qui molto fiduciosi".

E invece? "E invece a tre giorni dall’udienza il giudice è stato spostato ad altro incarico e ci siamo ritrovati con un presidente che non sapeva nulla del processo". Così l'udienza è slittata al 12 gennaio. "La cosa incredibile è che la stessa identica cosa era già successa durante il processo di primo grado". In quel caso, dopo il dibattimento in corte d'Assise Michele Paone, l’agente finito sul banco degli imputati per aver sparato a Budroni, venne assolto con formula piena. "Il fatto non costituisce reato", sentenziò il giudice, poiché quell'azione era stata "adeguata e proporzionata all'entità della situazione".

Per il magistrato il poliziotto avrebbe sparato per interrompere una "grave e prolungata resistenza" dopo una folla corse partita da Cinecittà, dove l'allora ex fidanzata di Budroni chiamò la Polizia denunciando l'uomo per stalking. Tutt'altra la versione sostenuta da Procura e parte civile: non c'era alcun bisogno di fermare l'auto facendo ricorso alla pistola, perché l'auto, di fatto, si era già fermata. 

budroni-2-2

Una sentenza, quella di primo grado, che secondo la famiglia non rispecchia il dibattimento in aula. "Ci sono le testimonianze di due carabinieri che lo confermano - dice Claudia - ma questo non è mai stato un processo normale, non ha avuto mai un decoroso iter giudiziario". E c'è di più: "A pronunciare quella sentenza - sottolinea Claudia Budroni - fu lo stesso giudice che aveva già condannato mio fratello da morto per il possesso di una balestra".

Anche Fabio Anselmo, legale di parte civile, è perplesso: "Condivido lo sconcerto della famiglia, noi avevamo un giudice designato ed è stato trasferito tre giorni prima dell’udienza. In un processo così delicato non dovrebbe capitare".

E precisa: "In via pregiudiziale il cambiamento del capo di accusa è suscettibile di influire il giudizio per quanto riguarda la competenza per materia". Insomma se la richiesta delle parti fosse stata accolta, il caso sarebbe tornato in corte d’Assise. Con una nuova accusa. "Nel momento in cui il presidente della Corte fissa un’udienza per discutere esclusivamente di questo, è chiaro che la ritiene un’obiezione fondata. Compie un atto forte".

E ora? "Noi siamo ancora fiduciosi perché nel corso del dibattimento è emerso in maniera inequivocabile che i proiettili sono stati sparati ad altezza d’uomo e macchine ferme. Il capo di imputazione dice questo e l’istruttoria lo ha dimostrato. Bernardino era bloccato già da quattro auto e non c’era alcune necessità di usare la pistola".  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caso Budroni, omicidio colposo o volontario? Giudice trasferito a tre giorni dall'udienza

Today è in caricamento