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Sabato, 27 Aprile 2024
Il delitto

Massacrata a coltellate in casa, il compagno confessa: "Sono stato io, ero in preda a un raptus"

Il caso della donna uccisa nell'Astigiano. Paolo Riccone ha ammesso le sue responsabilità davanti ai magistrati. Il legale: "Chiederò una perizia psichiatrica"

"Sono stato io, ero in preda a un raptus". Sarebbero queste le parole con cui Paolo Riccone, consulente economico di 57 anni, ha confessato agli inquirenti l'omicidio della compagna Floriana Floris, la 49enne uccisa a coltellate a Incisa Scapaccino, un piccolo paesino dell'Astigiano.

Il cadavere della donna è stato scoperto lo scorso 9 giugno, ma secondo quanto emerso dall'autopsia il delitto era stato commesso due giorni prima. Per i due giorni successivi Riccone avrebbe vegliato il corpo della compagna. Quando gli investigatori lo hanno trovato in casa, vicino al cadavere, l'unica cosa che ha detto è che aveva trovato la compagna già morta al suo rientro in casa. Subito dopo i fatti l'uomo ha tentato il suicidio ingerendo della candeggina oltre ad alcuni tranquillanti ed è stato svegliato solo martedì sera dal coma farmacologico. 

L'autopsia eseguita sul corpo della vittima ha evidenziato che sono state oltre 30 le coltellate inferte alla donna, con ferite anche sulle mani, a indicare che avrebbe inizialmente tentato di difendersi. 

L'ammissione di colpa, fatta davanti al pm Eleonora Guerra della procura di Alessandria e in presenza del suo avvocato, Federica Falco, sembra eliminare definitivamente ogni dubbio sull'omicidio, che comunque secondo i carabinieri di Asti sarebbe stato commesso da Riccone oltre ogni ragionevole dubbio. 

Il legale: "Chiederò una perizia psichiatrica"

"Ma è chiaro - dice a TorinoToday l'avvocato Falco - che a questo punto è questione di ore, a seconda dalla strada che la procura deciderà di percorrere. Per quanto ci riguarda, chiederò un approfondimento psichiatrico per ora e per allora, in quanto ritengo che Riccone abbia grosse difficoltà e che queste siano l'evoluzione di un problema che già c'era. Le poche frasi che ha detto, a poche ore dal risveglio e in un quadro che è ancora di forte carica emozionale, sono ancora da analizzare compiutamente e quindi approfondire è garantista nei suoi confronti".

Dagli approfondimenti eseguiti dai carabinieri è stato confermato che Riccone da qualche tempo soffriva di crisi depressive ed era seguito da uno psicologo. Prima di incontrare Floriana Floris era rimasto vedovo, una decina di anni fa. L'anno scorso aveva perso la madre e lo scorso 2 maggio il padre, storico benzinaio del paese. La coppia si era stabilita a Incisa Scapaccino due anni fa, con ogni probabilità proprio per seguire i genitori di lui che stavano male.

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